Primi vitti autunnali

Kerry Skarbakka


2016, quaterna: Greco di Tufo 2016, Tenuta Ponte (€12*): frutta, erbe aromatiche, agrumi e diffusa traccia minerale - composto e grammaticalmente ineccepibile come al solito -, al sorso è più potente che ricamato: chiude sapido, fresco e persistente. Al contrario, è più ricamato che potente il Fiano di Avellino 2016, Vigne Guadagno (€15), dalla evidente impronta minerale, si esprime sulle sfumature della torba: al palato chiude sottile, terso e particolareggiato nei ritorni retro-olfattivi. Di immediata bevibilità il Sangiovese di Romagna Serra Assiolo 2016, Costa Archi (€13), gioviale, fruttato ed innervato di energia, per cui val la pena recuperare un vecchia definizione tanto semplice quanto chiara: da bersi a secchi. Infine il Pinot Nero 2016, Podere della Civettaja (€30): se amate la vivacità e il brio del pinot nero e cercate un’interpretazione fuori dal suo territorio di elezione, la sacra Borgogna, questo è un buon approdo: prodotto sull’appennino toscano, a Pratovecchio nel Casentino, è gioioso e screziato al naso, un particolare intreccio di fiori ed erbe aromatiche; al palato ha bella densità, e la fresca e pulita chiusura finale è il controcanto al cordiale abbraccio alcolico. Dategli qualche anno. 

Sancerre Chene Marchand 2012, ’13, ‘14, Vincent Pinard (€45 ca.): Chêne Marchand è uno dei vigneti più rinomati e di lunga tradizione di Sancerre, esempio delle Caillottes (calcare oxfordiano), sottosuolo diverso dal tanto citato Kimmeridgian e su cui il sauvignon blanc esprime note diverse: situato sull’altopiano ad occidente di Bué, esposto a sud-est, ha una estensione di circa una 30ina di ettari su cui insistono diversi produttori e molteplici interpretazioni. Quella di Clement e Florent Pinard restituisce un vino austero, più o meno luminoso a seconda delle annate, che si muove compatto al palato sorretto da un calco minerale, sapido e incisivo. Già disponibili la 2012 e la 2013 (leggere le note da botrite che spesso s’incontrano in quest’annata), da attendere la 2014. 

Barolo Brunate 2012, Marcarini (€50): quando li stappo, i Barolo di casa Marcarini, anche in annate più complicate come questa, trovo sempre quello che spero. Classico senza essere antico, austero senza essere rigido o duro: di belle trasparenze, floreale, piccante, con note terrose, di cuoio ed elicriso ad arricchire il quadro olfattivo; bocca saporita e scorrevole, chiude con maestria, ben rifinito nel tannino. 

Chianti Classico Terre di Lamole 2013, I Fabbri (€17): il profilo ricalca quello di chi lo ha preceduto: classico, ma più aereo nelle sensazioni olfattive, con un frutto, ciliegia, più in evidenza, accompagnato da pot-pourri. Diverso anche il peso al palato, ovviamente più leggero, e il finale di bocca, cristallino e limpido, incentrato sull’acidità più che sul tannino, ormai del tutto risolto. In beva. 

Romagna Sangiovese 2018, Noelia Ricci (€13): è ancora sbarazzino nelle note fruttate e floreali che s’intrecciano con quelle di erbe aromatiche e balsamiche (glicine, lavanda, salvia, eucalipto): al palato ha succo, energia, leggero grip tannico. Tra un anno sarà più buono. 

Neurogastronomia: All’origine del gusto, la nuova scienza della Neurogastronomia, Gordon M. Shepherd, Codice Edizioni: pubblicato dalla Columbia University Press nel 2012, solo quest’anno ha trovato spazio sul mercato italiano per la traduzione di Luca Piercecchi. Professore di Neuroscienze a Yale, Shepherd ci accompagna in un viaggio affascinante, con linguaggio scorrevole anche se abbastanza tecnico, spiegandoci le complesse interazioni tra molecole, retro-olfatto, i sensi e il cervello nella formazione del sapore. 

Giampiero Pulcini: Vino sincerissimo, tre bit Edizioni, opera prima, raccoglie gli scritti apparsi negli anni sul web, innanzitutto sull’Accademia degli Alterati. Scritti di viaggio - nei luoghi, in sé e nel tempo - densi di umanità, che incoraggiano lo sguardo obliquo sul vino e l’afflato letterario, inconfondibili tratti della voce di Pulcini: ispirata, talvolta sofferta, sempre meditata, ritmata da assonanze ed echi di filastrocche antiche. Rocce appese alle rocce, vigne aggrappate alle tracce rapprese di gente passata, una luce accecante che scalda discese ventose e accarezza pietre di vicoli ombrosi. Iniziava così il suo popolare racconto sulla rinascita del Rossese di Dolceacqua, pubblicato su questo blog qualche anno fa e inserito nel libro, che vi da subito contezza. Accattatevillo, diceva Sophia Loren in una celebre reclame e cliccate qui. 

Cioccolato Madagascar 64%, Vestri (50 gr - 4,5€): cioccolato Trinitario proveniente dal Magadascar, (e lavorato ad Arezzo) particolarmente fruttato, amarene, chiude equilibrato sul tabacco e la liquirizia. 

Sancerre Grand Chemarin 2013, Vincent Pinard: Sembra Il pensionato di Guccini. [Valentina V.]. Quando capita la bottiglia storta e la descrizione giusta. 

Erro-ri: Sbagliai. Anche i grandi sbagliano. Mi riferisco ad Attilio Veraldi che in Uomo di conseguenza (Rizzoli, 1978) scrive cognac in minuscolo. Vale come per Champagne. Luogo geografico oltre che pregiato distillato, quindi si scrive: Cognac. A parte questo, libro delizioso che chiude le vicende, iniziate con La Mazzetta, di Sasà Iovine, faccendiere, sensale, implicato in una storia di quadri da collezione in una Napoli che non c’è più, rappresentata da personaggi kafkiani come l’Avvocato Petrella o Donna Pereta: perfetto per un film di Tarantino. 

Napoli segreta, Nuova Napoli: e a proposito di vecchia e nuova Napoli, due album che, usciti nel 2018, ultimamente sento molto spesso: il primo recupera e remixa in chiave funky brani meno conosciuti della musica napoletana degli anni ‘70 e ‘80, il secondo invece è fatto da inediti, ma ci potete trovare testi tratti da  Je vulesse truvà pace di Eduardo De Filippo messi in musica. Quanto agli autori, si tratta di un collettivo talmente ampio che faccio prima a segnalarvi questa intervista di qualche tempo fa su Vice, e il loro spazio su soundcloud dove trovate anche molti altri dischi.

* prezzi (medi) enoteca.

posted by Mauro Erro @ 13:02, ,






Pubblicità su questo sito