Tempo di conserve: Melanzana Rossa di Rotonda sott’olio
mercoledì 14 settembre 2011
Per sopperire a questo inconveniente e portare un po’ di estate in tavola anche con le basse temperature non ci resta che adoperarci come facevano le nostre nonne e cominciare a riempire vasetti e barattoli.
Dopo i pomodori è tempo di conservare melanzane e se la tonda viola o la lunga napoletana sono molto buone in versione sott’olio è la rossa di Rotonda che, in questa veste, raggiunge la sua massima espressione.
A guardarla si fa fatica ad associarla alla classica melanzana cui siamo abituati, più facile è invece accomunarla ad una mela o ad un grosso pomodoro, eppure la rossa di Rotonda, dalle sfumature arancioni e verdognole nelle sue prime fasi di maturazione, è una vera e propria melanzana.
Esotica nel gusto come nell’aspetto essa vanta origini africane, pare infatti che sia giunta in Italia dall’Africa tropicale e portata a Rotonda, piccolo paese del Parco del Pollino in provincia di Potenza, dai reduci delle guerre coloniali della fine del XIX secolo.
Se la sua storia abbia un fondo di verità o sia solo una leggenda non si sa, fatto sta che questo piccolo ortaggio è presente in questa zona da allora e per tanto tempo è rimasto nell’ombra perché ritenuto più modesto e meno accattivante della melanzana più comune.
A riportarla in auge c’è voluta la tenacia di alcuni agricoltori locali e ristoratori lungimiranti come Peppe De Marco, del Ristorante Da Peppe, capaci di valorizzarla e portarla oltre i confini lucani.
Da qualche anno presidio Slow Food, la rossa di Rotonda, riconducibile alla specie Solanum aethiopicum, è riuscita ad ottenere di recente anche la Dop (Denominazione di origine protetta) e viene coltivata, oltre che a Rotonda, anche nei comuni di Viggianello, Castelluccio Inferiore e Castelluccio Superiore, tutti in provincia di Potenza.
Oltre che nell’aspetto, piccola e tonda, lunga e larga al massimo 8 cm e dal peso che non supera mai i 200 grammi, si differenzia dalla cugina più scura anche nel sapore, più rustico e leggermente più piccante e per alcuni versi simile a quello del fico d’India.
Messa a dimora a maggio raggiunge il suo picco di maturazione ad agosto, ma può arrivare fino a fine ottobre ed è molto resistente alla siccità e alle malattie.
Di questa rara melanzana possono mangiarsi anche le foglie che vengono fritte in pastella e hanno un sapore che riporta a quello degli spinaci, ma la sua caratteristica principale è la capacità di mantenere la polpa bianca anche per parecchie ore dopo il taglio grazie al suo basso contenuto di acido clorogenico, responsabile dell’imbrunimento della bacca: ciò la rende versatile alle più svariate preparazioni e molto appetibile per quelle in conserva.
Questo probabilmente è il motivo per cui tradizionalmente veniva preparata e consumata soprattutto sott’olio.
La ricetta che vi riporto è tratta dal libro scritto da Flavia De Marco dedicato interamente al meraviglioso ortaggio. Se non riuscite a reperire la rossa di Rotonda potete sempre adattare la ricetta di Flavia ad altre tipologie di melanzana riservandovi, appena ne avrete occasione, di provarla con l’originale.
Ingredienti
2 kg di melanzane; 1 litro di aceto bianco, 1 litro di acqua; olio extravergine di oliva; origano; aglio; menta; sale.
Lavate, asciugate e tagliate a cerchietti sottili le melanzane. Copritele di sale e lasciatele macerare per 24 ore. In una pentola portate ad ebollizione l’acqua con l’aceto e versatevi le melanzane, lasciate cuocere per pochi minuti. Scolate e strizzate molto bene. Una volta asciutte, conditele con olio,, origano, aglio e menta. Potete consumarle subito oppure riporle in vasetti di vetro.
NB: Prima di procedere sterilizzate per bene i barattoli di vetro con i loro tappi, versatevi dapprima uno strato di olio e poi riempiteli di melanzane, fate degli strati condendoli con origano, aglio e menta e ricoprite il tutto con olio. Assicuratevi, prima di tappare i vasetti, che l’olio sia colmo fino all’orlo e che copra del tutto le melanzane. Conservate in ambiente fresco e asciutto.
Dove poter acquistare la melanzana rossa di Rotonda:
AZIENDA AGRICOLA ATTADIA FRANCO
C/da Barone Rotonda (PZ)
Tel e fax: 0973-661540
franco_attadia@libero.it
AZIENDA VIVAISTICA DE MARCO GIUSEPPINA
C/da Piano Incoronata Rotonda
Tel: 0973/661741- 328/7353389
Fax: 0973/667849
Adele Chiagano
ah
posted by Mauro Erro @ 01:13,
2 Comments:
- At 16 settembre 2011 alle ore 12:27, said...
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Fermo restando il de gustibus...il meglio in materia secondo me sono le melanzane bianche di Senise, ovviamete con l'olio locale..
Il bello e il brutto, in questo caso, è che potrete trovarle solo in loco, a meno che non abbiate una zia che vi rifornisca di questa autentica manna...
Quindi dovrete andare lì...
Provate...
Antonio - At 28 settembre 2018 alle ore 16:21, said...
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Però bisogna che si spezzi una lancia a favore dei cittadini di Rotonda, bravissimi e tenaci per aver portato sulle tavole un ortaggio trasferito dai nostri avi dalle terre etiope più di cento anni fà, con capacità e caperbietà tipica del lucano di aver portato sulle nostre tavole e non solo ricette da leccarsi i baffi per chi non li ha, le labbra. Un plauso veramente di cuore ed a quattro mani.