Capisci a me: il dolceamaro dei fiano 2008
martedì 2 maggio 2017
Caro Marty,
sto frequentando un corso di approccio al vino e durante una di queste serate il panciuto, canuto e talvolta contraddittorio relatore ha detto: “il sapore dolce è quello che ha la maggior durata”. Eppure io ricordo di aver letto tutt’altro, ma non ricordo dove. Mi sbaglio?
sto frequentando un corso di approccio al vino e durante una di queste serate il panciuto, canuto e talvolta contraddittorio relatore ha detto: “il sapore dolce è quello che ha la maggior durata”. Eppure io ricordo di aver letto tutt’altro, ma non ricordo dove. Mi sbaglio?
Dolceamaro66, da Catania
Emile Peynaud in un classico testo del 1980 scrive che per annullare l’amaro di 10 milligrammi di sali di chinino in un litro occorrono 32 grammi di saccarosio. In un testo più recente (Gusto, Laterza) Rosalia Cavalieri spiega che l’amaro è la sensazione più studiata ed analizzata, in virtù della sua fondamentale funzione biologica: evitare le sostanze velenose. Alloggiate sulla parte posteriore della lingua, le papille gustative che percepiscono l’amaro possono per questo provocare conati di vomito. La Cavalieri conclude: la reazione al dolce è la più immediata ma svanisce in fretta, mentre quella all’acido e al salato la segue di pochi secondi, ma è più persistente; la reazione all’amaro, invece, tarda a comparire ma aumenta e persiste nella bocca anche dopo aver rigettato il liquido. Come vedi, ed esperienze di vita insegnano: il dolce dura ben poco, l’amaro, invece…
Marty,
sono una giovane produttrice e con l’arrivo di maggio, Cantine aperte e il bel tempo, mi arrivano numerose richieste di visite in cantina la domenica. Considerate le dimensioni dell’azienda molto piccole non posso delegare a nessuno, che non sia io, l’accoglienza di curiosi e clienti e mi toccherebbe lavorare anche il giorno di festa. Urgono suggerimenti.
sono una giovane produttrice e con l’arrivo di maggio, Cantine aperte e il bel tempo, mi arrivano numerose richieste di visite in cantina la domenica. Considerate le dimensioni dell’azienda molto piccole non posso delegare a nessuno, che non sia io, l’accoglienza di curiosi e clienti e mi toccherebbe lavorare anche il giorno di festa. Urgono suggerimenti.
Aliceaquelpaese
Anche Dio riposò un giorno, figurati se puoi tu. Se, invece, non hai altro o di meglio da fare, allora…(preoccupati).
Ehi Marty,
l’altra sera ho stappato un Fiano di Avellino 2008: buono, ma a mio parere un po’ troppo evoluto. E non è il primo che mi capita.
l’altra sera ho stappato un Fiano di Avellino 2008: buono, ma a mio parere un po’ troppo evoluto. E non è il primo che mi capita.
Paolo Pre-Fox
La 2008 è una delle “ultime” annate del Fiano di Avellino che più ho apprezzato, due vini su tutti: quello di Ciro Picariello e quello di Clelia Romano (Colli di Lapìo). Ma li sto stappando tutti senza alcuno indugio anche io.
[prove tecniche di rubrica: Capisci a me.]
[prove tecniche di rubrica: Capisci a me.]
posted by Mauro Erro @ 11:24,