Cirò rosso Cl. Sup. Aris 2013, Sergio Arcuri



Nelle occasioni più fortunate una bottiglia di vino è più di una buona bevuta. In questo caso produttore di nostalgia appena ho sentito i profumi nel calice, visto che, da Cirò e dalle Calabrie, manco da un po’. Ma non è solo malinconia e ricordi, tutt’altro. Scritto in poche parole: cordiale, caldo e di composta eleganza, le stesse che descrivono una parte di Sud che c’è, ma visibilmente nascosto, e quindi poco raccontato. Saranno solo suggestioni, voglia di estate e di mare, meglio se mi tengo al vino e al calice per non andar troppo lontano: rosso granato, profuma di fico e prugna, di fiori freschi e poi di resine, balsami, erbe aromatiche e spezie. Al palato è saporito e leggiadro, ha buona stoffa e articolazione, lieve contrappunto tannico e chiusura sapida, prima di un caldo e cordiale abbraccio. Circa 18 euro in enoteca.

posted by Mauro Erro @ 09:41,

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