Standing ovation: Napoli - Real Madrid



Davvero si può scrivere qualcosa in più che: applausi? A tutti. Alla città che, in questi due giorni, ha mostrato al Real e a tutti coloro che attraverso televisioni e web l’hanno guardata, con quale fede e passione viviamo noi il calcio. Ai tifosi che hanno riempito il San Paolo e a tutti coloro che hanno affettuosamente tifato Napoli. Alla squadra che nel primo tempo ha mostrato al mondo che la seguiva in tv come giochiamo al calcio regalando la stessa meraviglia con cui si guarda incantati il golfo. Che ha fatto vedere come una giovane squadra di quasi sconosciuti, fatta eccezione per due o tre elementi, potesse mettere in difficoltà il più grande club del mondo, il più ricco, il più seguito, formato da numerosi campioni super titolati. Alla società* - perché si è tifosi di tutto il Napoli e non solo di una parte e si sostiene tutto il progetto fin quando c’è - che in 12 anni ci ha portati dal fallimento agli ottavi di Champions con il Real Madrid acquistando quest’anno Milik, Maksimovic, Rog, Diawara, Zielinski, quest’ultimi tre schierati ieri sul finale di partita: quale altro grande club europeo o mondiale ha un centrocampo così giovane? 

Non si poteva desiderare altro che essere il Napoli e fare il nostro gioco. Lo hanno fatto e hanno dominato il Madrid: del Napoli e del maestro Sarri si parla con ammirazione in tutta Europa, domani ci studieranno. Si ma non si vince mai? Ha pensato qualcuno, che è il modo migliore per rimanere dei perdenti. Il successo è una lunga pazienza, no grazie, non si accettano miracoli. Abbiamo perso perché noi siamo quasi la cenerentola della competizione e loro sono il Madrid, l’hanno vinta più di tutti, 11 volte. Il Madrid è stata il Madrid, e con i campioni che ha in un attimo te ne fa 3. I gol di Ramos erano inevitabili, quasi predetti. Anche Achille aveva il suo tallone e noi non siamo una squadra di grande fisicità e sui calci piazzati con squadre che hanno più centimetri e chili non possiamo che marcare a zona. Compriamoli! Preside’ caccia e sord’! Sento esclamare alcuni tifosi, e mi vien da ridere per questi tanti oracoli che s’illudono raccontandosi barzellette, e non avendo fiducia dei giocatori che già abbiamo, alla fine non credono in sè stessi. Tutto è migliorabile, ma non basta avere i soldi, i giocatori devono volerci venire a Napoli e non siamo ancora un club di prima fascia. Al massimo potremo accontentarci di prendere Cristiano Ronaldo a fine carriera e salvarlo dalla tumulazione nel campionato cinese. Bisogna sempre misurarsi la palla come diciamo da queste parti altrimenti non si capirà mai chi siamo noi, chi è il Real e quali cose grandiose abbiamo fatto ieri sera. Un plauso al Napoli di Mazzari che fu e che qualcuno ha persino rimpianto, ma chi ne parlò fuori dalle vecchie mura della città? Chi lo ricorda? 

Ieri, dimenticando per un attimo di vivere sotto al Vesuvio, di essere, anche, fatalisti e pensare che non ci saranno altre occasioni, abbiamo imparato un mucchio di cose e visto quale è il nostro posto nel calcio mondiale: possiamo serenamente sederci tra i primi dieci club d’Europa. Ora testa al campionato e alla Juve in Coppa Italia, e forza Napoli sempre. 

Ottavi di Finale, ritorno di Champions League. Napoli - Real Madrid 1 a 3

[prove tecniche di rubrica di un tifoso anglo-napoletano: Il deserto dei leoni]

*Una tirata d’orecchie e un sorriso a De Laurentiis perché ieri se la poteva risparmiare, ma ha detto ciò che pensano molti di noi da sempre, dai tempi di Diego e ancor prima: la rosa di Milano non è il nostro giornale e di contro loro sono poco inclini a occuparsi di noi. Non siamo il pubblico a cui si rivolgono (nella sola Milano tirano 20.000 copie, in tutta la Campania non arrivano a 5.000). Sull’odio che gli stupidi scaricano su di noi e sui cori beceri c’è poco da aggiungere. La cosa buffa, a guardare bene, è che certi tifosi hanno con il presidente anticonformista non solo un rapporto conflittuale, ma anche punti in comune. Come quello di essere particolarmente sanguigni e, di conseguenza, di straparlare.

posted by Mauro Erro @ 09:50,

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