Diario degli errori: il conformismo anticonformistico vicendevole

Ferdinando Scianna: France. Paris. Homeless in the subway. 1975. Magnum Photos.


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Cosa c’è di più barocco della cassata siciliana? E che dire del lento orpello di un vero timballo? Io, nel guardare la sua costruzione, rimango estasiato. Non ho nulla contro la lussuria dell’abbondanza, credo che tutto abbia una giusta misura, ognuno, ogni oggetto e ogni opera la sua. E dalle algide tinte azzurrine che colorano certo minimalismo nord Europeo, me ne vado in zone in cui piatti e bicchieri hanno colori vivi e accesi. Vale per il bianco provenzale, il Palette di Chateau Simone, annata 2008, che profuma di cedri e fiori di zagara, resine ed erbe mediterranee, dal sorso denso, vivido e asciutto sul finale. Ancora e ancora, grazie. 

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Da tempo mi chiedo del senso delle versioni Riserva dei più ambiziosi vini italiani e da tempo non ne vengo a capo. Per due ore il Brunello di Montalcino 2010 Riserva di Fattoi mi ha convinto delle sue ragioni. Buonissimo. 

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Da tempo mi chiedo del senso della dicitura “vino del contadino” solitamente riferita a quel vino dell’amico degli amici che ci tengono a fartelo assaggiare - che questo ne fa pochissimo, non lo imbottiglia mica e ci mette le pasticche, lo fa per la famiglia e gli amici appunto - e che solitamente è prossimo all’aceto. Per due ore il Verdicchio di Jesi 2013 Bernardoni mi ha convinto delle sue ragioni: eleganza, sapore, naturalezza espressiva e profondità. Buonissimo, da Cupramontana. Per tutto il resto basta leggere Paolo De Cristofaro qui

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Alessandro Masnaghetti: per dirla calcisticamente e assecondando la fede, sua, è come il Milan di Capello. L’unico che gioca in Champions League e qualche volta la vince pure. Con Enogea ha sintetizzato hegelianamente l’ironia e il pragmatismo milanese, e Veronelliano, con i viaggi interspaziali e la ricerca di nuove frontiere ispirato da Kurt Vonnegut: nella rivista i continui omaggi. La sua è una navicella in viaggio con sottofondo dei Television, dei Ramones o dei Stiff Little Fingers dei primi album, appesi agli oblò i disegni di Andrea Pazienza, sui comandi qualche copia di Frigidaire. Animo punk, ruvidissimo: insofferente a qualsiasi tipo di conformismo, soprattutto quello dell’anticonformismo. Parzialmente scaramantico. (da Diario dei viventi del vino

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Vino quotidiano: Ciliegiolo di Narni 05035, 2015, Bussoletti: frutto rosso, leggiadria, sapore, beva.
Vino settimanale: Muscadet Sevre & Maine Tiré sur lie, La Grange Vieilles Vignes 2015, Pierre Luneau-Papin: solare, saporito, salato.

posted by Mauro Erro @ 12:06,

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