Space Shuttle, Fort Ord, California (località non meglio precisata)
domenica 1 novembre 2015
I piatti scelti dal menu:
- Apollo con croccante di pelle in cloroformio in 11 variazioni sul tema, accompagnato da un kir imperiale
- Vietnam di Burrito con riso, formaggio, agnello, trippa di manzo, lingua di vitello, multistrato ma non integrato
- Aragosta in Congresso
- Treccia lattiginosa e lentigginosa sul letto di battigia a piedi scalzi e fatti una risacca
- Bollito di nasello pescato del giorno a naso con nassa
- Pizza a metro
Arrivato al punto d’incontro, al numero 826 di Valencia Street, San Francisco, vengo bendato e caricato su una scuolabus russo e portato in questa base militare dismessa e segretissima, oggi utilizzata come centro polifunzionale, deserto perché segretissimo, finanziato dalla agenzia spaziale americana in accordo con il ministero degli esteri e della pubblica istruzione. Il ristorante interno, opera struggente del formidabile chef del ristorante McSweneey's, fervido credente che crede, cerca e distilla ispirazione con inspirazione, senza respirazione ma con espiazione: non si ha il tempo di riflettere, alcun soliloquio, e ci si ritrova in conversazioni dialogando senza soluzione di continuità, inteso nell’originale e letterale significato medico, come separazione da trauma. Il ritmo è tale che non si ha neanche il tempo di andare al bagno e si rimane incatenati al sedile - ricordo che il locale è ricavato all’interno di uno space shuttle ormai non più utilizzato - assaliti da una cucina in cerca di un sogno più grande da realizzare, con rimandi alla migliore tradizione coloniale, alla conquista di spazi inesplorati, un centimetro alla volta avrebbe detto Tony d’Amato ai suoi giocatori, mirando alle stelle, quelle di Hollywood Boulevard, ovviamente. Ottimo e scandito il servizio, il personale è accuratamente scelto rispettando le quote rosa, le persone diversamente abili e tenendo in conto un opportuno nepotismo, visto che il sommelier dedito agli stupefacenti alcolici è la mamma del titolare.
Non si fanno sconti, sempre pronte le teste di cuoio.
Voto: 6 e 1/2
[Federico Godio, Rumore Bianco, Radio Shamal, Il libro è servito: I vostri padri dove sono? E i profeti, vivono forse per sempre?, Dave Eggers, Mondadori]
[Federico Godio, Rumore Bianco, Radio Shamal, Il libro è servito: I vostri padri dove sono? E i profeti, vivono forse per sempre?, Dave Eggers, Mondadori]
posted by Mauro Erro @ 11:14,