Valtellina: due vini "diversamente bevibili"
giovedì 24 aprile 2014
Valtellina, foto di Alessandro Masnaghetti |
Se siete appassionati come me dei nebbiolo valtellinesi e della più vasta area vitata terrazzata d’Italia, se avete anche a disposizione un supporto Apple (ipad, iphone, ipod o Mac), vi segnalo l’uscita dei nuovi ebook di Enogea per la collana I cru, firmati da Alessandro Masnaghetti. Vi rimando al link di Itunes Store per tutti i dettagli (mappe, 3d, elenco dei vini consigliati e delle annate migliori) indicandovi qui solo il prezzo piccolo piccolo, 3,99 €.
A questa segnalazione aggiungo l’indicazione di due vini assaggiati durante la redazione dei libri digitali. Il primo è il Sassella Riserva 2007 Le Barbarine della Fondazione Fojanini, un rosso fine, dettagliato, minuzioso, leggiadro, eccetera et addendum secondo ispirazione.
L’altro è lo Sforzato di Valtellina Albareda di Mamete Prevostini (annate 2009 e 2010), davvero gustoso.
A questo punto devo dare conto del titolo che chiama in causa la bevibilità, espressione più o meno abusata di questi tempi e che difficilmente si riesce a codificare. Ecco, giusto per complicarsi piacevolmente la vita, devo dire che la sera stessa dell’assaggio, su un’informale tavola imbandita di pietanze semplici di casa, lo Sforzato funzionava meglio.
E dato che non sono così incline ai vini da appassimento*, ciò dimostra quanto il concetto di bevibilità sfugga, non di rado, ad ogni indicazione che tenti di essere più particolareggiata di un vediamo sospirato dopo la stappatura della bottiglia**.
* A proposito dello Sforzato val la pena ricordare le parole di Casimiro Maule sulla storicità di questo vino e delle pratiche tradizionali per realizzarlo. (Valtellina: la vite, il vino, il paesaggio)
** Più che un particolare riferimento al tenore alcolico, al valore dell’acidità fissa o il riferimento ad un’energia spesso trascendentale presente nei vini, varrebbe la pena di recuperare un più ampio concetto di armonia e di equilibrio per provare, solo provare, a tratteggiare qualche considerazione circa la bevibilità.
posted by Mauro Erro @ 09:25,