Diffidate dalle imitazioni...
giovedì 17 maggio 2012
Qualche giorno fa Mauro scriveva qui che la qualità o la bontà di un vino dovrebbe essere giudicata senza tener conto del prezzo, ma che molto spesso e cito integralmente, è proprio il prezzo il primo elemento su cui il consumatore pone la sua attenzione e su cui basa le sue scelte.
E per l’olio? Anche qui in teoria varrebbe lo stesso discorso. Anche se...
Proprio ieri mi trovavo un volantino pubblicitario tra le mani, uno di quelli che intasano le cassette postali per intenderci. In prima pagina, di ben dieci fitte di offerte, ne campeggiava una strepitosa: un paio di bottiglie di olio (in vetro rigorosamente trasparente e di cui non cito la marca) a soli 2,77€ al litro.
Se pure volessimo chiudere un occhio o meglio tutti e due e far finta di credere che in quella bottiglia, bianca e luccicante, ci sia dell’olio extravergine e quindi ottenuto solo ed esclusivamente da olive mediante estrazione di tipo meccanico (e se avessimo il terzo occhio dovremmo chiudere anche quello), dopo qualche giorno di esposizione alla luce intensa del supermercato e agli sbalzi di temperatura, quell’olio, all’olfatto, ma anche al gusto, ci parrebbe molto più simile alla fetta di prosciutto dimenticata da dieci giorni in frigo che al frutto dell’olivo.
Il punto però non è stabilire se in quella bottiglia ci sia o no dell’olio extravergine o che dopo un paio di giorni quell’olio così “posizionato” sugli scaffali possa diventar di cartone (cosa che non dubito fosse già prima dell’esposizione forzata ai raggi UVA), ma che è impossibile che un olio extravergine di oliva, ottenuto mediante estrazione di tipo meccanico, con un contenuto di acidità inferiore a 0,8, senza alcun difetto organolettico e che vivaddio sappia di oliva fresca e non cotta o in salamoia, possa costare 2,77€ al litro.
Questo, signori miei, è impossibile!
Sul prezzo e sul mercato dell’olio in Italia ragioneremo in futuro, quello che mi preme in questa sede e in questo momento è solo di invitare il consumatore a stare attento perché se tali offerte possono sembrare vantaggiose per la tasca non lo saranno affatto per il proprio organismo.
Questo non significa che l’olio deve costare 20€ al litro per esser buono (come dicevo, su questo argomento ritorneremo), ma che bisogna stare molto attenti. In Italia, escludendo alcune zone della Puglia, non esistono distese pianeggianti e infinite di olivi. L’olivicoltura nella nostra penisola è prettamente collinare e questo non facilita certamente la raccolta.
Un altro elemento fondamentale per ottenere un olio sano è che le olive siano raccolte al momento giusto e possibilmente a mano, dall’albero e non da terra, e questo è già un costo non indifferente per il produttore. Inoltre le olive non dovrebbero sostare molto prima della molitura, altrimenti cominciano a fermentare cosa che potrebbe naturalmente danneggiare il prodotto finito. Le olive quindi devono essere raccolte al momento giusto, possibilmente a mano, conservate per pochissimo tempo e in condizioni ottimali (per intenderci, non buttate in un sacco al sole) e portate subito al frantoio, dove, un buon frantoiano deve essere in condizioni di poter controllare tutti i passaggi necessari alla trasformazione della drupa (oliva) in olio. E anche qui ci sono naturalmente dei costi. Poi c’è l’imbottigliamento, l’etichettatura e la fantastica burocrazia italiana. Tutto questo, a 2,77 € è impossibile!
In ogni caso, bisogna ricordare che l’olio extravergine di oliva deve odorare di “frutta” perché l’olio è prima di tutto un succo estratto da un frutto, l’oliva, e come tale deve apparirvi al naso. Almeno questo, anche per chi è profano, deve essere un parametro imprescindibile. In seguito, con un pizzico di attenzione e di esercizio, potrete godere di mille altre sfumature e capire non solo le differenze tra olio e olio, ma tra cultivar e cultivar, ma se il vostro olio extra vergine di oliva non assomiglia minimamente ad un’oliva appena colta (provate ad incidere un’oliva e vedete di cosa sto parlando), non connota freschezza (di erba appena tagliata, di foglia verde, di pomodoro, di fiori di campo, di erbette ecc. ecc.) ma vi ricorda la suola delle scarpe, il capicollo e il cartone del vostro ultimo trasloco, sappiate che avete preso una gran bella fregatura, anche spendendo solo 2,77€.
Adele Chiagano
posted by Mauro Erro @ 13:18,