Niente di nuovo sotto il sole (vedi il Cavalier Rivella)

Sole a parte, che sarebbe una grande novità in questi giorni di neve perenne, nel mondo del vino italiano siamo proprio allergici alle novità. In questo caso mi riferisco alla lezione tenuta dal Cavalier Rivella, presidente del Consorzio del Brunello di Montalcino, invitato da “Strada del Barolo e grandi vini di Langa” e “Vini del Piemonte” per dire la sua sul tema Piangersi addosso o reagire alle difficoltà? Tra crisi e competizione, uniamo le forze per affrontare il mercato.

Per la cronaca vi rimando al puntuale scritto di Alessandro Morichetti apparso su Intravino, sito da cui è tratta la foto che ritrae il Cavaliere; io invitato più volte a dire la mia, scavando nelle profondità non certo abissali della mia mente, non sono riuscito a tirarne fuori niente di così straordinario e innovativo, giusto due o tre considerazioni e qualche domanda.

1) Ma quanti anni ha il Cavalier Rivella?

2) Se vi state chiedendo il perchè della domanda, ve lo spiego subito: perchè ciò che dice è vecchio. E se non sempre ciò dipende dall'età anagrafica, in questo caso la cosa mi appare manifesta.

3) La contrapposizione Tradizione - Lacciuoli / cambi di disciplinare - cabernet, puzza di stantio. E di noioso e intellettualistico. Sembra di disquisire del sesso degli angeli.

4) Hai voglia a sentirsi Marco Polo o aver letto le Città invisibili di Calvino, si può pensare che i mercati siano infiniti e che ne nasceranno di nuovi sulla terza Luna di Giove e vattelapesca. Ma la realtà è che si produce troppo, che ci sono troppi rappresentanti di vino, troppo inutili ristoranti o enoteche, troppi scribacchini di vino, troppo di tutto.

5) Forse a sfoltire ci penserà la crisi. Noi non saremo riusciti a fare una vera selezione. E non è detto che il mercato premi i più bravi o i migliori.

6) Per cui si torna a monte: nulla di nuovo in un paese dove il merito conta poco più di zero.

Però, dico, ma cosa ci si aspettava da Rivella? Il problema è, semmai, chi lo ha invitato e chi lo ha messo a capo del Consorzio a Montalcino.

p.s. Forse tra il troppo che abbonda, manca un "grande vecchio". Uno alla Montanelli, per capirci. Uno con tanta esperienza e con le giuste prospettive da intervistare per fargli spazzar via per bene tutta questa inutilità con poche e misurate parole. Probabilmente non cambierebbe molto. Ma manca lo stesso.

p.p.s. E dopo il cavaliere, arriverà certamente il momento del Tecnico.

posted by Mauro Erro @ 08:33,

1 Comments:

At 15 febbraio 2012 alle ore 09:48, Anonymous Andrea said...

Ezio Rivella, anni 78 e cavaliere dell'omologazione del gusto
http://primobicchiere.wordpress.com/2012/02/15/ezio-rivella-barolo-montalcino/
C'è un pò da preocucparsi con certa gente in giro..

 

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