La quadratura del cerchio*
sabato 5 novembre 2011
*o di altri luoghi comuni e teorie geometriche anarcoidi**
** Cfr anche “Fenomenologia del bevitore. Trincare o trinciare? Regole, controindicazioni e contracettivi. AA.VV.; a cura di Nientemeno Persichetti, Frizzo(lazzi) Fabiari, Nando Fustagno, Roma 1985, Edizioni Astratte***
*** Si confronti, inoltre, la versione “pezzotata” in lingua partenopea disponibile nelle migliori bancarelle della città di Napoli: “He pigliat' 'e ppalle 'e ciuccio pe' lampadine fulminate” di Steve Karen, non vendibile separatamente dal Dvd “Cicci-Bacco nel presepio: Dioniso, il paganesimo e l’eucaristia”.
Cultura enoica (vita da enotecari)
Un cliente entrando in un’enoteca: "Mi scusi, ha un Lancers rosè bianco?"
Cultura enoica bis (vita da degustatori)
Dopo un appassionato e accorato racconto durato un’ora di una azienda piemontese e la degustazione di tre annate del vino più importante e significativo (che ha riscosso indubbio interesse e successo), il degustatore si rivolge alla platea degli intervenuti:
“Qualcuno ha delle domande da fare?”
“Ma questo vino fa barrique?”
Cultura enoica ter (vita da appassionati – certe provenienze)
Un cliente in un’enoteca si rivolge al commesso
“Chiedo scusa, con quali uve è prodotto questo Alcamo?”
“Che domande; Alcamo, c’è scritto!”
Cultura enoica quaterna (su tutte le ruote; giornalismi: tra-colli)
Prego sei Buffo 2009 Cantine del Diavolo - 98/100
Quattro mesi dopo, stesso vino, stesso giornalista, stesse note, ma…
Prego sei Buffo 2009 Cantine del Diavolo – 86/100
Cultura enoica cinquina (web; note fumose)
“esprimeva al naso note di cenere calda di legno di leccio”
Cultura enoica Tombola (Uscire dal tunnel – facendo attenzione ai neutrini - )
Un giovane degustatore poco meno che trentenne chiacchiera con un suo collega più anziano e dopo avergli illustrato tutti i suoi gusti, le immaginifiche bottiglie di Egon Muller, Hernri Jayer, Romanée Conti, Petrus e tanto altro ben di Dio che si è scolato parlano di alcuni vini italiani.
Giovane degustatore: “…ovmai bevo solo i classici di Langa. Ievi, ad esempio, il Collina Vionda ’82 di Giacosa. Sai poi sono avvivati i modevnisti…(frase in sospeso con aria di chi la sa lunga)”
Anziano degustatore: “Certo con il loro astrattismo incomprensibile. E a proposito di grandi rossi, Taurasi? Ne bevi? Ti piacciono?”
Giovane Degustatore: “Oddio, sai, non cvedo che abbiano tvovato del tutto la quadvatuva del cevchio. Solo Mastvobevavdino, ma mai post ’68.”
Anziano Degustatore: “Chissà, forse smussando gli angoli. Ma ti capisco, la rivoluzione sessuale, il femminismo, da quel dì tutto cambiò.”
Giovane Degustatore: (un po’ interdetto riprende a parlare) “Puvtroppo, quando hai bevuto tutto il bevibile, è tutto un già visto.”
Anziano Degustatore: “tutto il bevibile?”
Giovane Degustatore: “Potabile o meno.”
Anziano Degustatore: “Cioè?”
Giovane Degustatore: “Beh, che devo divti, ovamai non li conto più da un po’, ma oltve i centomila assaggi di sicuvo.”
L’anziano degustatore, pensieroso, fa un rapido calcolo mentale: 29 anni, 100.000 vini, togliendo il periodo dello svezzamento…poi di scatto prende l’elenco telefonico, segna due numeri di telefono su un foglietto e lo porge al giovane degustatore.
Giovane Degustatore: “Cevnilli?”
Anziano Degustatore: “No. Gli alcolisti anonimi e un mio caro amico Psicoanalista. Dei due uno ti sarà sicuramente utile. Non dovesse funzionare, allora Cernilli.”
CONTINUA…
P.S. Ogni riferimento a fatti o persone non è del tutto casuale, ma del tutto voluto (talvolta leggermente romanzato)
posted by Mauro Erro @ 10:54,
1 Comments:
- At 7 novembre 2011 alle ore 00:55, said...
-
;-)!
Claudio Tenuta