Le nocciole: crostatine mignon con formaggio e nocciole
martedì 4 ottobre 2011
Sebbene ultimamente il tempo sia stato stravagante e alcuni prodotti in natura e in agricoltura non abbiano avuto vita facile, la raccolta delle nocciole invece sembra aver seguito il suo corso senza grossi scossoni, almeno in Italia!
Quest’anno, infatti, a differenza del 2010, si è registrata nella nostra penisola una maggiore produzione di nocciole e, soprattutto, una migliore qualità.
Proveniente dall’Asia Minore il nocciolo, chiamato in botanica Corylus avellana e appartenete alla famiglia delle Betulacee, viene coltivato in tantissime regioni d’Europa e dell'Asia Minore: il suo habitat naturale è senza dubbio il bacino del Mediterraneo dove i paesi più produttivi sono l’Italia, la Spagna, la Francia e la Turchia.
Nella nostra penisola le regioni più rinomate per la coltivazione di noccioli sono la Sicilia, la Campania, il Lazio, il Piemonte e la Liguria e tra le varietà di nocciole più conosciute ricordiamo la "Tonda di Giffoni", diffusa in Campania; la "Tonda Romana", diffusa nella zona di Viterbo e la "Tonda Gentile delle Langhe", tipica del Piemonte, molto pregiata, ma poco adattabile a condizioni diverse dalla sua zona di diffusione.
Il frutto del nocciolo cresce in gruppi di due o tre mentre il suo seme (la nocciola vera e propria) è racchiuso da un guscio legnoso a sua volta ricoperto da una membrana di colore verde.
Le nocciole sono ambite oltre che per il loro gusto anche per le proprietà nutritive che le caratterizzano: come la maggior parte della frutta secca sono ricche di vitamina E (ma anche di tante altre) e fitosteroli, ma soprattutto di grassi monoinsaturi, quelli buoni.
Mangiarle risulterà facile e anche salutare, ma bisogna stare attenti a non abusarne.
Anche se questa è la loro stagione sono reperibili tutto l’anno. Se si acquistano col guscio si mantengono più a lungo, se conservate in luogo fresco e asciutto anche per parecchio tempo.
Una volta sgusciate, invece, si possono conservare in frigo per qualche giorno o nel congelatore. Nel caso vengano tostate, si possono raccogliere in barattoli di vetro ben chiusi. L’importante è che vengano consumate entro l’anno della loro raccolta.
In cucina ci si può divertire molto con le nocciole, ci sono mille modi per utilizzarle o anche solo per arricchire un piatto. Vi lascio qui con un suggerimento goloso e non difficile da realizzare.
Crostatine mignon con formaggio e nocciole
Ingredienti (x 6 persone): 100 gr di farina; 80 gr di nocciole tostate; 150 gr di formaggio fresco; 8 foglie di salvia; un uovo e un tuorlo; 80 gr di burro; sale.
Tritate le nocciole fino ad ottenere una granella finissima. Mescolatele in una ciotola insieme alla farina, una presa di sale, il burro freddo tagliato a dadini e lavorate energicamente. Incorporate il tuorlo e continuate ad impastare formando un panetto, avvolgetelo nella pellicola e conservate in frigo per mezz’ora. Lavate e asciugate le foglie di salvia e tritatele. In una ciotola amalgamate il formaggio con l’uovo e la salvia e un po’ di sale. Stendete la pasta brisèe che avevate preparato, con la sfoglia che avrete ottenuto rivestite sei stampini da tartellette, togliete la pasta in eccesso e bucherellate il fondo ocn la forchetta. Riempite i gusci di pasta con la crema di formaggio, disponete al centro delle nocciole intere e cuocete in forno caldo a 200° per 8 minuti.
Quest’anno, infatti, a differenza del 2010, si è registrata nella nostra penisola una maggiore produzione di nocciole e, soprattutto, una migliore qualità.
Proveniente dall’Asia Minore il nocciolo, chiamato in botanica Corylus avellana e appartenete alla famiglia delle Betulacee, viene coltivato in tantissime regioni d’Europa e dell'Asia Minore: il suo habitat naturale è senza dubbio il bacino del Mediterraneo dove i paesi più produttivi sono l’Italia, la Spagna, la Francia e la Turchia.
Nella nostra penisola le regioni più rinomate per la coltivazione di noccioli sono la Sicilia, la Campania, il Lazio, il Piemonte e la Liguria e tra le varietà di nocciole più conosciute ricordiamo la "Tonda di Giffoni", diffusa in Campania; la "Tonda Romana", diffusa nella zona di Viterbo e la "Tonda Gentile delle Langhe", tipica del Piemonte, molto pregiata, ma poco adattabile a condizioni diverse dalla sua zona di diffusione.
Il frutto del nocciolo cresce in gruppi di due o tre mentre il suo seme (la nocciola vera e propria) è racchiuso da un guscio legnoso a sua volta ricoperto da una membrana di colore verde.
Le nocciole sono ambite oltre che per il loro gusto anche per le proprietà nutritive che le caratterizzano: come la maggior parte della frutta secca sono ricche di vitamina E (ma anche di tante altre) e fitosteroli, ma soprattutto di grassi monoinsaturi, quelli buoni.
Mangiarle risulterà facile e anche salutare, ma bisogna stare attenti a non abusarne.
Anche se questa è la loro stagione sono reperibili tutto l’anno. Se si acquistano col guscio si mantengono più a lungo, se conservate in luogo fresco e asciutto anche per parecchio tempo.
Una volta sgusciate, invece, si possono conservare in frigo per qualche giorno o nel congelatore. Nel caso vengano tostate, si possono raccogliere in barattoli di vetro ben chiusi. L’importante è che vengano consumate entro l’anno della loro raccolta.
In cucina ci si può divertire molto con le nocciole, ci sono mille modi per utilizzarle o anche solo per arricchire un piatto. Vi lascio qui con un suggerimento goloso e non difficile da realizzare.
Crostatine mignon con formaggio e nocciole
Ingredienti (x 6 persone): 100 gr di farina; 80 gr di nocciole tostate; 150 gr di formaggio fresco; 8 foglie di salvia; un uovo e un tuorlo; 80 gr di burro; sale.
Tritate le nocciole fino ad ottenere una granella finissima. Mescolatele in una ciotola insieme alla farina, una presa di sale, il burro freddo tagliato a dadini e lavorate energicamente. Incorporate il tuorlo e continuate ad impastare formando un panetto, avvolgetelo nella pellicola e conservate in frigo per mezz’ora. Lavate e asciugate le foglie di salvia e tritatele. In una ciotola amalgamate il formaggio con l’uovo e la salvia e un po’ di sale. Stendete la pasta brisèe che avevate preparato, con la sfoglia che avrete ottenuto rivestite sei stampini da tartellette, togliete la pasta in eccesso e bucherellate il fondo ocn la forchetta. Riempite i gusci di pasta con la crema di formaggio, disponete al centro delle nocciole intere e cuocete in forno caldo a 200° per 8 minuti.
Adele Chiagano
foto tratta da Taccuini Storici
ah
posted by Mauro Erro @ 14:01,