E che cavoli!
giovedì 9 giugno 2011
Prologo:
Dal sacro al profano ormai il passo è breve.
Non guardo quasi mai la tv.
Non guardo mai programmi di cucina in tv.
Lunedì però l’ho fatto. Stavo cenando, la mia giornata era stata movimentata più del solito, quando ho cominciato malauguratamente ad armeggiare con il telecomando.
Volevo rilassarmi, io. Consumare il mio parco pasto in attesa dell’home video. Per quello ci concediamo.
Ma non tutto va come si vorrebbe. Caso ha voluto che il preludio di un dopo cena rilassante rimanesse preludio per due giorni e che la mia attenzione fosse assorbita da colui che per gli addetti ai lavori è un grande chef, ma dal carattere impetuoso e stravagante, Gordon Ramsay.
Impetuoso e stravagante??? mmmhhh
Il programma era The F Word, trasmesso come ogni lunedì sera su Rai 5.
Obiettivo della puntata: convincere il maggior numero di vegetariani a mangiare carne. Il caro chef britannico più che impetuoso mi è parso assai ambizioso!
Tra un piatto e l’altro, sfida compresa con un attore comico, il turbolento Ramsay è sbarcato nella fantastica Islanda. Ha fatto amicizia con un pescatore della zona, si è arrampicato su una scogliera, una delle tante che si ergono sulle meravigliose isole islandesi e dopo un lungo cammino, durato circa un’ora e trenta minuti, ha raggiunto la vetta di un altrettanto incantato angolo di paradiso (ottanta metri a strapiombo sul mare) e con una rete trapezoidale ha inaugurato la stagione di caccia dell’uccellino più simpatico del mondo: il pulcinella di mare.
Ha domandato al pescatore come mai cacciassero un uccellino assai carino che assomiglia così tanto al nostro amato e malinconico pulcinella e, presto rassicurato dalla risposta - ce ne sono tanti, anzi troppi, milioni - ha deciso che non avrebbe abbandonato la scogliera ( scelta quanto mai eroica visto il perenne rischio di precipitare in mare insieme al trapezio e senza pulcinella) finché non avesse catturato il suo pennuto colorato. Dopo tre ore e tante capriole Ramsay e il suo amico catturano quattro pulcinella di mare, spezzano loro il collo invece di sfracellargli il cranio con un fucile e prendono la via del ritorno. Non contenti decidono di rendere omaggio agli avi cannibali: aprono in due l’uccellino sgozzato e ne estraggono il cuore che poi mangiano crudo, sporcandosi del suo sangue, per meglio omaggiare il tempo che fu.
Epilogo:
Dario Argento era un agnellino a confronto.
Io ho smesso di cenare (e questa potrebbe essere anche una cosa positiva).
Ramsay è riuscito a convincere il gruppo di vegani a mangiar carne. Io ho deciso di mangiare verdure per tutta la settimana.
Siccome il mio orto continua a produrre cavoli e il portabagagli della mia macchina è diventato una bottega ortofrutticola vi propino un' altra ricetta “cavolesca”.
Io i pulcinella di mare li adoro, ma solo in foto!
Rigatoni con il cavolo cappuccio
Ingredienti: 250 g di pasta tipo rigatoni; un cavolo cappuccio; due acciughe sott’olio; due spicchi di aglio; olio; sale, pepe e peperoncino; mollica di pane raffermo, una manciata di pan grattato; un cucchiaio di uvetta sultanina.
Mettete a bagno l’uvetta. Private il cavolo delle foglie esterne, lavatelo e tagliatelo a striscioline. Fatelo lessare per una decina di minuti in acqua bollente e salata. Aggiungetevi quindi la pasta e completate la cottura insieme alla verdura. Frattanto fate imbiondire l’aglio insieme al peperoncino; unite le acciughe e stemperatele; l’uvetta ammorbidita e fate stufare per qualche minuto. Eliminate l'aglio, aggiungete la mollica di pane e il pangrattato. Fate rosolare ben bene e quando la pasta sarà cotta versatela nella padella, pepate e mescolate a fuco alto. Se vi piace potete aggiungere del formaggio grattugiato e un filo d’olio extra vergine di oliva.
Adele Chiagano
ah
Dal sacro al profano ormai il passo è breve.
Non guardo quasi mai la tv.
Non guardo mai programmi di cucina in tv.
Lunedì però l’ho fatto. Stavo cenando, la mia giornata era stata movimentata più del solito, quando ho cominciato malauguratamente ad armeggiare con il telecomando.
Volevo rilassarmi, io. Consumare il mio parco pasto in attesa dell’home video. Per quello ci concediamo.
Ma non tutto va come si vorrebbe. Caso ha voluto che il preludio di un dopo cena rilassante rimanesse preludio per due giorni e che la mia attenzione fosse assorbita da colui che per gli addetti ai lavori è un grande chef, ma dal carattere impetuoso e stravagante, Gordon Ramsay.
Impetuoso e stravagante??? mmmhhh
Il programma era The F Word, trasmesso come ogni lunedì sera su Rai 5.
Obiettivo della puntata: convincere il maggior numero di vegetariani a mangiare carne. Il caro chef britannico più che impetuoso mi è parso assai ambizioso!
Tra un piatto e l’altro, sfida compresa con un attore comico, il turbolento Ramsay è sbarcato nella fantastica Islanda. Ha fatto amicizia con un pescatore della zona, si è arrampicato su una scogliera, una delle tante che si ergono sulle meravigliose isole islandesi e dopo un lungo cammino, durato circa un’ora e trenta minuti, ha raggiunto la vetta di un altrettanto incantato angolo di paradiso (ottanta metri a strapiombo sul mare) e con una rete trapezoidale ha inaugurato la stagione di caccia dell’uccellino più simpatico del mondo: il pulcinella di mare.
Ha domandato al pescatore come mai cacciassero un uccellino assai carino che assomiglia così tanto al nostro amato e malinconico pulcinella e, presto rassicurato dalla risposta - ce ne sono tanti, anzi troppi, milioni - ha deciso che non avrebbe abbandonato la scogliera ( scelta quanto mai eroica visto il perenne rischio di precipitare in mare insieme al trapezio e senza pulcinella) finché non avesse catturato il suo pennuto colorato. Dopo tre ore e tante capriole Ramsay e il suo amico catturano quattro pulcinella di mare, spezzano loro il collo invece di sfracellargli il cranio con un fucile e prendono la via del ritorno. Non contenti decidono di rendere omaggio agli avi cannibali: aprono in due l’uccellino sgozzato e ne estraggono il cuore che poi mangiano crudo, sporcandosi del suo sangue, per meglio omaggiare il tempo che fu.
Epilogo:
Dario Argento era un agnellino a confronto.
Io ho smesso di cenare (e questa potrebbe essere anche una cosa positiva).
Ramsay è riuscito a convincere il gruppo di vegani a mangiar carne. Io ho deciso di mangiare verdure per tutta la settimana.
Siccome il mio orto continua a produrre cavoli e il portabagagli della mia macchina è diventato una bottega ortofrutticola vi propino un' altra ricetta “cavolesca”.
Io i pulcinella di mare li adoro, ma solo in foto!
Rigatoni con il cavolo cappuccio
Ingredienti: 250 g di pasta tipo rigatoni; un cavolo cappuccio; due acciughe sott’olio; due spicchi di aglio; olio; sale, pepe e peperoncino; mollica di pane raffermo, una manciata di pan grattato; un cucchiaio di uvetta sultanina.
Mettete a bagno l’uvetta. Private il cavolo delle foglie esterne, lavatelo e tagliatelo a striscioline. Fatelo lessare per una decina di minuti in acqua bollente e salata. Aggiungetevi quindi la pasta e completate la cottura insieme alla verdura. Frattanto fate imbiondire l’aglio insieme al peperoncino; unite le acciughe e stemperatele; l’uvetta ammorbidita e fate stufare per qualche minuto. Eliminate l'aglio, aggiungete la mollica di pane e il pangrattato. Fate rosolare ben bene e quando la pasta sarà cotta versatela nella padella, pepate e mescolate a fuco alto. Se vi piace potete aggiungere del formaggio grattugiato e un filo d’olio extra vergine di oliva.
Adele Chiagano
ah
posted by Mauro Erro @ 00:27,