Aglianico del Vulture Likos, Mastrodomenico
sabato 18 giugno 2011
Il comprensorio vulturino, in Lucania, è sicuramente una delle aree vitivinicole più dinamiche dell’intero sud. L’arrivo della nuova docg non è che un tassello di un mosaico che si arricchisce di volta in volta di nuove interessanti realtà medio piccole che affiancano le storiche realtà cooperative oltre le aziende Paternoster, Martino, D’angelo e Cantine del Notaio.
Ai Carbone, Michele Laluce, Eleano, Musto-Camerlitano, Camerlengo, Fucci e le tante altre realtà nate negli anni duemila si affianca questa azienda condotta dai fratelli Giuseppe ed Emanuela Mastrodomenico, in agro di Barile. Una decina di ettari coltivati da cui nasce il Likos, un aglianico di buona fattura, d’impostazione moderna senza eccessi caricaturali, che troverà nel tempo e con la maggiore esperienza di chi lo produce una più precisa identità caratteriale, e che adesso segna un ottimo esordio. 12 euro circa al consumatore.
Likos 2007
Al naso è etereo e le note di frutta – prugna e amarena – accompagnano un’articolata speziatura: noce moscata, chiodo di garofano e cannella. Seguono la liquirizia, le note di resina e corteccia, pepe, radici e cenere su un sottofondo balsamico di eucalipto. Palato morbido, a cui non manca corpo e struttura; sorso di buona ampiezza e di accentuata presa sapida: caldo il finale, segnato da una leggera vena amarognola. Tannino presente, ma non asciugante.
Likos 2008
Rispetto al precedente è meno scuro e caratterizzato da un’esplosione fruttata fresca e giovanile accompagnata dalle note di buccia d’arancia amara, chinotto e glicine. Più giovane e meno articolato nel suo profilo olfattivo al momento, propone poi note di salvia, resina e corteccia, eucalipto, noce moscata e pepe. Palato più stretto e nervoso, di buona tensione, si stringe nel finale dimostrando la sua giovane età e irrequietezza. Tannino appena appena ruvido.
Solo un po’ di pazienza e qualche mese in più d’affinamento prima di stapparlo, ché promette bene.
Per ulteriori approfondimenti, qui il sito aziendale
ah
Ai Carbone, Michele Laluce, Eleano, Musto-Camerlitano, Camerlengo, Fucci e le tante altre realtà nate negli anni duemila si affianca questa azienda condotta dai fratelli Giuseppe ed Emanuela Mastrodomenico, in agro di Barile. Una decina di ettari coltivati da cui nasce il Likos, un aglianico di buona fattura, d’impostazione moderna senza eccessi caricaturali, che troverà nel tempo e con la maggiore esperienza di chi lo produce una più precisa identità caratteriale, e che adesso segna un ottimo esordio. 12 euro circa al consumatore.
Likos 2007
Al naso è etereo e le note di frutta – prugna e amarena – accompagnano un’articolata speziatura: noce moscata, chiodo di garofano e cannella. Seguono la liquirizia, le note di resina e corteccia, pepe, radici e cenere su un sottofondo balsamico di eucalipto. Palato morbido, a cui non manca corpo e struttura; sorso di buona ampiezza e di accentuata presa sapida: caldo il finale, segnato da una leggera vena amarognola. Tannino presente, ma non asciugante.
Likos 2008
Rispetto al precedente è meno scuro e caratterizzato da un’esplosione fruttata fresca e giovanile accompagnata dalle note di buccia d’arancia amara, chinotto e glicine. Più giovane e meno articolato nel suo profilo olfattivo al momento, propone poi note di salvia, resina e corteccia, eucalipto, noce moscata e pepe. Palato più stretto e nervoso, di buona tensione, si stringe nel finale dimostrando la sua giovane età e irrequietezza. Tannino appena appena ruvido.
Solo un po’ di pazienza e qualche mese in più d’affinamento prima di stapparlo, ché promette bene.
Per ulteriori approfondimenti, qui il sito aziendale
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posted by Mauro Erro @ 09:01,