Metti un sangiovese a cena

Anche se il sole fatica a soprenderci, con le temperature che si alzano, la primavera che sboccia e l’estate che si profila, io da buon abitudinario quale sono dirotto il mio quotidiano bisogno di alcol verso queste tipologie: Bollicine (preferibilmente Champagne), bollicine bis (preferibilmente buone), bollicine tris (birra), bianchi in genere.

I motivi sono semplici.
Ho bisogno di bassi gradi alcolici perché il caldo non aiuta; niente tannini o qualsiasi altro ostacolo si frapponga fra l’inserimento dei liquidi in bocca e il loro moto discendete verso il gargarozzo: il palato non si deve asciugare e non mi va di rincorrere un capretto perché sia così gentile da equilibrare i tannini di un Barolo. Fa caldo; un certo brio (leggasi bollicina) sfruculea il palato e aiuta a bere; la meraviglia di scoprire che l’equazione pasta con patate=Saison Dupont (birra stagionale belga) funziona eccome, e via così.

Ma la vita, come molti di voi hanno avuto modo di scoprire, non è mai così semplice o banale.
C’è sempre un amico, un amico di un amico, probabilmente di un altro amico ancora che si presenterà a cena e beve solo rosso, perché il vino è rosso!
Lo stesso che stappa l’extra brut di Veuve per festeggiare, abbinandolo alla cassata siciliana.
Sì, quello.

Ogni volta che si associano i termini caldo, estate e vino rosso non possiamo (o vogliamo) sempre indugiare in Borgogna e cavarcela con un pinot nero e, recuperato un senso di orgoglio nazionale, possiamo tranquillamente rivolgere l’attenzione all’Italia. E tra i tanti vitigni e vini che si prestano all’uopo, scegliere uno dei più grandi: il sangiovese made in Toscana. Per la sua giovialità, la freschezza, il modo carezzevole che ha di scorrere sul palato. Per la sua luminosità e il suo franco sapore. E per altri mille motivi (tra cui quello di poterlo passare in frigo per abbassarne la temperatura a 16 gradi di servizio).

Questi i vini che mi sono capitati a tiro in queste serate, si tratta di tre aziende che sono al vertice della qualità in Italia (a volte è bello vincere facile). Li ho divisi per fasce di prezzo* inserendo delle brevi note.

Pian del Ciampolo (2007) Montevertine @@@@
È molto buono. (12/15 €)

Rosso di Montalcino (2006) Poggio di Sotto @@@@@
È veramente molto buono! (20/25 €)

Brunello di Montalcino Riserva 2004, Casse Basse Gianfranco Soldera @@@@@
Celestiale. - nel senso che in una pausa della vostra cena, distraendovi, potrebbero raffigurarsi nella vostra mente l’Immacolata Concezione, l’Arcangelo Gabriele o il santo a voi caro che vi sorridono immersi in un luminoso candore – (150/180 €)


*A ciascuna tasca il suo. Tra l’altro l’amico che beve solo rosso, potrebbe essere l’amica-prossima fidanzata/moglie/madre dei vostri figli. E, diciamocelo francamente, una giusta dose di alcol (ci) aiuta. Non siamo tutti Clooney.
a

posted by Mauro Erro @ 10:23,

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