Matrimonio a chilometro 0

In questi ultimi giorni un grande trambusto mediatico ha assalito circa due miliardi di persone: il matrimonio di William e Kate (da oggi Katherine anche per sua sorella Pippa) ha invaso web e tv come nessuno tzunami aveva mai fatto prima.
Si è detto di tutto su questo fatidico giorno e a dir la verità io, forse l’unica al mondo, ero riuscita a tenermene fuori. Non so come sia potuto accadere, ma ho appresso dell’evento del secolo solo il giorno di Pasqua (questa Pasqua) quando, lamentandomi della sfiga del primo maggio (che cade quest’anno di domenica), un amico che lavora a Londra, mi svela, con ghigno di sfida, che lui sarebbe andato in vacanza già da giovedì 28 aprile!
Ma come è possibile?” Gli ho chiesto perplessa!
Ma Adele, chè non lo sai: quando si sposano i Reali tutta l’Inghilterra è in festa!
Mea culpa, mea maxima culpa. E adesso, come potrò rimediare al gossip del secolo mancato?
Fare una full immersion tutta in una volta! E così è stato o almeno...
Il programma di recupero prevedeva una sfrenata overdose di tutte le trasmissioni che solitamente non so nemmeno esistano e tutto nel minor tempo possibile. Ecco così che sono spuntati ai miei occhi, tutti in fila, i vari Mara Venier, Caterina Balivo, Silvana Giacobini e chi più ne ha più ne metta, fino ad arrivare a quel simpaticone di Fede, che aspettava, sbavando, solo il bacio degli sposi.
Alle ore 17 del giorno della vigilia delle nozze, mentre farcivo i miei italianissimi e meridionalissimi canapè per la degustazione che mi aspettava la sera, guardavo immagini senza audio che spaziavano da Kate bambina col salvagente all’anello di fidanzamento di Lady D, dai cappellini improbabili, con annesse interviste alle modiste, al buffet del banchetto nuziale. La situazione stava diventando impegnativa: il recupero forzato rischiava di stravolgere la beata digestione dei miei commensali. Decido quindi di spegnere tutto e di dedicarmi solo alla cucina.
Il giorno dopo, decisa a seguire il mio programma, mi connetto con la diretta delle nozze, in attesa trepidante del fatidico “Yes” (rivelatosi essere poi un gutturale “Ya”) e m'incanto osservando la "cappellini parade". Sì, una sfilata "globalizzata" dei mitici cappellini delle Ladies inglesi.
Non facevi in tempo ad appassionarti ad uno che subito ne intravvedevi un altro, fino a scorgere appena dietro la regina Elisabetta, una Lady in rosa perla o beige, a seconda della luce di riflesso, con un cameo sulla fronte fregiato da una nocca. Terribile! Scopro solo dopo qualche ora, durante la mia pausa caffè post pranzo, che l’audace invitata era una cugina del principe, Beatrice, una delle poche che pare non nutra molta simpatia per la Middleton e che probabilmente ha deciso di farle un dispetto indossando l’orribile pennacchio. Tra un cappellino e l’altro, ascolto di sfuggita la gracchiante voce della Marzotto, ospite al tg4 del pomeriggio di Emilio Fede (stavo messa male eh?) che con una certa aria di sufficienza disprezza le nozze del secolo, arrivando alla conclusione che non ci sono più i reali di una volta.
Continuando nello zapping, apprendo di contratti reali prematrimoniali e di vips in fila per prendere posto in Chiesa, di Elton John più commosso della sposa e della moglie di Cameron senza cappello fino a scoprire che Emilio Fede legge le notizie direttamente da Wikipedia e che, nonostante tutti i cappellini di cui parlare, appare concentrato solo sul bacio degli sposi e sulle campane di Westminster che hanno suonato a festa, ininterrottamente per tre ore di fila, per un totale di 5000 rintocchi.
Più passava il tempo, dunque, e più realizzavo che non ce l’avrei fatta ad andare oltre. Programma di recupero fallito. Era meglio rimanere nella beata ignoranza.
Una sola cosa ha destato un pochino di più il mio interesse: il matrimonio a chilometro zero! Ebbene sì, gli sposini hanno deciso che il loro matrimonio doveva essere eco-sostenibile. Cosa sia stato veramente eco-sostenibile con 2000 invitati rimarrà un mistero irrisolto, ma la buona volontà va sempre premiata. Ecco dunque la mia attenzione dirottata immediatamente sui matrimoni green e sulla tendenza, all made in Usa, di realizzare eventi nel pieno rispetto della natura e del pianeta.
E come? Alcuni esempi: per limitare lo spreco di carta, gli inviti vengono spediti via mail; invece di comprare le bomboniere, si devolvono i soldi in beneficenza, magari ad organizzazioni ambientaliste ed umanitarie; per ridurre al minimo le emissioni di carbonio si trasportano tutti gli invitati in un unico pullman o li si muniscono di bici elettriche; invece di stampare le foto del matrimonio si produce un libro digitale; il vestito da sposa, meglio se usato, altrimenti utilizzare solo cotone, lino, pizzi che sono frutto della terra e per quanto riguarda la cena, solo cibo e bevande biologiche e a km 0. Anche in Italia i green wedding stanno prendendo piede, il primo matrimonio italiano eco-sostenibile sarà celebrato a luglio, mentre fioccano associazioni tipo Let’s eco party specializzate nell’organizzazione di eventi ecologici.
E i reali di Inghilterra come hanno pensato di gestire il loro matrimonio eco friendly? Beh cominciamo con l’anello: dal momento che William non poteva scegliere della bigiotteria, ha optato per lo stesso anello con zaffiro e diamanti che suo padre diede a sua madre per chiederle di sposarla. Economicissimo riciclo! Anche per il vestito, Kate ha deciso di riciclare un bel po’ di roba a cominciare dal diadema PRESTATOLE da nonna Elisabeth! Per il banchetto hanno seguito il consiglio del principe Carlo: il menu era composto solo da cibi biologici, per la maggior parte coltivati nella sua proprietà, compresi carne e pesce allevati secondo norme sostenibili. Anche per la decorazione floreale, solo fiori di stagione.
Per la lista nozze non hanno chiesto regali, ma soltanto donazioni a più di 26 diverse organizzazioni, non tutte ecologiche, ma dei vari campi dello scibile umano. E la torta? Ben due torte gigantesche a disposizione degli ospiti. Una composta da frutta tradizionale e frutta secca, l’altra al cioccolato, una ricetta segreta della famiglia reale, realizzata con ingredienti a chilometro zero (anche questi segreti???). La luna di miele verrà fatta vicino casa, e più precisamente in Scozia. Per il trasporto invece gli sposini hanno toppato, hanno riservato la carrozza “ecologica” solo per la parata reale mentre sono giunti in chiesa a bordo di qualche auto. Elettrica???
Lo scopriremo nelle prossime puntate!

Adele Chiagano
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posted by Mauro Erro @ 00:42,

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