Ricomincio da sud
lunedì 28 febbraio 2011
A marzo riprendono gli incontri e le degustazioni dell’enolaboratorio, il progetto, ideato con Fabio Cimmino e Tommaso Luongo, organizzato in collaborazione con la delegazione di Napoli dell’Associazione Italiana Sommeliers. Un ciclo di incontri, il prossimo, tutto dedicato al Sud Italia con Vulture, Nero d’Avola del Vallo di Noto, Polvanera e il primitivo di Gioia del Colle ed infine il Cerasuolo di Vittoria, su cui ci soffermeremo con dedizione.
Per portarmi avanti con il lavoro, ieri, davanti ad una sontuosa lasagna carnevalesca, mi sono goduto tre vini tre di ottima fattura: l’Sp 68 di Arianna Occhipinti 2008, uvaggio di Nero d’Avola e Frappato, il Nero d’Avola Terre delle sirene 2007 dell’Azienda Do Zenner e il Primitivo di Gioia del Colle Polvanera 16, anche questo targato 2007.
Leggiadro e sottile (consiglio di aprirlo e farlo respirare almeno un’ora prima di berlo o di scaraffarlo alla volèe) il vino di Arianna, profumato di lampone maturo, di sottili spezie e venato dall’afflato balsamico; di palato svelto, giustamente succoso, ma di bella spinta acida: un sorso facile, per tutti, al costo di 12 euro, più o meno, in enoteca.
Più scuro, invece, il Nero d’Avola di Do Zenner, che sa di more, carrubo, terra e frutta secca, e che al palato lascia stupefatti per la spiccata bevibilità, facilitata, anche, da una quasi impercettibile nota di carbonica, che evidenzia la succosità del frutto e alleggerisce il passo. Ricorda, volendo giocare con i paragoni, la schiettezza e il brio delle migliori versioni del Barbacarlo. Anno domini 2007, circa 13 euro in enoteca.
Ed infine il primitivo Polvanera 16 che profuma di fico maturo, di evidenti note di china, di erbe e spezie scure, inondato da una balsamicità resinosa di profilo silvestre. Palato pieno, maschio nel suo incedere prepotente, ma di ottima tensione e dinamicità, nonostante l’alcol si stagli qui sui 16 gradi. Un bicchiere basta e avanza, ma è un bicchiere di un gran bel vino. In enoteca intorno i 24/25 euro.
foto di repertorio tratta da Sorgentedelvino.it
oa
Per portarmi avanti con il lavoro, ieri, davanti ad una sontuosa lasagna carnevalesca, mi sono goduto tre vini tre di ottima fattura: l’Sp 68 di Arianna Occhipinti 2008, uvaggio di Nero d’Avola e Frappato, il Nero d’Avola Terre delle sirene 2007 dell’Azienda Do Zenner e il Primitivo di Gioia del Colle Polvanera 16, anche questo targato 2007.
Leggiadro e sottile (consiglio di aprirlo e farlo respirare almeno un’ora prima di berlo o di scaraffarlo alla volèe) il vino di Arianna, profumato di lampone maturo, di sottili spezie e venato dall’afflato balsamico; di palato svelto, giustamente succoso, ma di bella spinta acida: un sorso facile, per tutti, al costo di 12 euro, più o meno, in enoteca.
Più scuro, invece, il Nero d’Avola di Do Zenner, che sa di more, carrubo, terra e frutta secca, e che al palato lascia stupefatti per la spiccata bevibilità, facilitata, anche, da una quasi impercettibile nota di carbonica, che evidenzia la succosità del frutto e alleggerisce il passo. Ricorda, volendo giocare con i paragoni, la schiettezza e il brio delle migliori versioni del Barbacarlo. Anno domini 2007, circa 13 euro in enoteca.
Ed infine il primitivo Polvanera 16 che profuma di fico maturo, di evidenti note di china, di erbe e spezie scure, inondato da una balsamicità resinosa di profilo silvestre. Palato pieno, maschio nel suo incedere prepotente, ma di ottima tensione e dinamicità, nonostante l’alcol si stagli qui sui 16 gradi. Un bicchiere basta e avanza, ma è un bicchiere di un gran bel vino. In enoteca intorno i 24/25 euro.
foto di repertorio tratta da Sorgentedelvino.it
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posted by Mauro Erro @ 10:37,