Pausa caffè: Il Nuovo che avanza

Ho sempre inorridito quando si parlava di generazioni.
Fosse la Beat generation, quella perdue definita da Gertrude Stein o la generazione x dove mi trovai incasellato un tempo.
C’è però un punto di contatto espressivo tra i giovani d’oggi.
Non s’incazzano mai.
Non hanno nulla per cui lottare, né aspirazioni.
Sono pragmatici, cinici, scaltri, abili mediatori; ho assistito a scene tra padri e figli di questo tipo: allora se sono solo due le materie in cui mi rimandano a settembre mi tengo ipod e palestra. Con una faccio anche il weekend con Giampi.
Ragazzine a tredici anni sculettano su tacchi a spillo atteggiandosi a veline e ragazzi hanno braghe calate e mutande in bella vista come fossero tronisti.
Molto del nuovo è sicuramente e(lu)dibile.
Come nel caso del Beaujolais.
Nouveau è parola che fa accapponare la pelle anche di un mediocre degustatore.
Quando è semplicemente Beaujolais è gamay: semplice, croccante, fine nelle migliori espressioni come questa di Pierre Chermette. Di facile beva, in frigo per rinfrescarlo d’estate.
Tutto il Nouveau è e(lu)dibile.
Certo, nell’uno e nell’altro caso esistono le eccezioni.
Cosi come nell’arte contemporanea.

Pierre-Marie Chermette
Beaujolais Vieilles Vignes Cuvée Traditionelle 2009
€ 12 /14
a

posted by Mauro Erro @ 15:04,

3 Comments:

At 2 luglio 2010 alle ore 16:24, Anonymous Anonimo said...

Va bene anche sui 14° Mauro??

Ciao, Marco.

 
At 2 luglio 2010 alle ore 16:29, Blogger Mauro Erro said...

16 è meglio.
Ma a ciascuno il suo gusto.

Ciao.

 
At 2 luglio 2010 alle ore 17:57, Anonymous Alessandro Franceschini said...

Qui non s'incazza più nessuno, non solo i giovani

 

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