The Bottle: Zappa Blues - parte prima -




Questa è la prima parte dello zappa blues.
Oh yeah.
parliamo di un attrezzo ancestrale costruito più o meno 10000 anni fa quando per qualche ragione ancora inspiegabile i nostri antenati che correvano liberi sulla terra cacciando animali e raccogliendo frutti decisero di fermarsi e vedere cosa c’era sotto….
Oh yeah.
Forse le fertili terre della mezzaluna fra il Tigri e l’Eufrate non erano dure come la mia collina cilentana, forse la selvaggina scarseggiava e le albicocche pure, fatto sta che qualche gran cervellone attaccò ortogonalmente un pezzo di ferro ad una asta di legno e diede il via alla più grande sudata del genere umano….
Oooooo yeah…
Era nata la zappa, con lei l’agricoltura, e tutto cambiò.
Un po’ come quando Malcolm Mc Laren ha venduto i Sex Pistols alla Emi..
Oh yeah.
Da allora ci siamo evoluti moltissimo, e il pezzo di ferro lo abbiamo modificato, nel corso di cento secoli, in ben tre o quattro versioni, tipo zappone o zappetta con o senza denti, mentre il pezzo di legno, che lo hanno indovinato subito, è rimasto uguale uguale. Così come il culo che ti fai quando usi questo attrezzo del neolitico…
Ooh yeah.
Comunque, rispetto ai sumeri abbiamo una cosa in più.
Il blues.
We got the blues.
The zappa blues.
Il blues ci da la consolazione, ricorda gli schiavi prima di noi
Il blues ci da il tempo, non muoverti troppo veloce non fermarti troppo a lungo
Noi abbiamo qualcosa in più
Abbiamo il blues
Ci siamo evoluti.
Oh yeah.

Salvatore Magnoni

Credits
Robert Johnson - Crossroads - 1937
Reverendo Gary Davis - Death don’t have no mercy - 1960
Frank Zappa - Berlin Blues - 1972

foto: Frank Zappa

posted by Mauro Erro @ 10:45,

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