Madonna dell’Olivo e l’olio di Antonino Mennella
lunedì 21 giugno 2010
Se adesso provaste ad assaggiare l’olio di Antonino Mennella della Madonna dell’Olivo, una piccola azienda sita a Serre in provincia di Salerno, anche voi vi chiedereste tutto ciò. Provate il suo blend, l’olio extravergine Raro denocciolato ( 50 % ravece; 50% rotondella), per esempio, sentirete delle note fresche di erba di campo, buccia di pomodoro ed erbe officinali, menta e salvia soprattutto e prezzemolo. In bocca è un po’ amaro e una piacevole sensazione piccante ritorna, insieme ad echi balsamici, a stuzzicare le sensazioni retrolfattive. Un olio incantevole, di grande personalità, e molto delicato. Così come l’olio di oliva extravergine denocciolato Carpellese, cultivar della zona, elegante e dai toni leggermente più fruttati e floreali tra sfumature di nocciola e basilico, con la giusta dose di amaro e peperoncino piccante nel finale. Interessante (anche per il nome) l’olio extravergine di oliva Itran’s, monocultivar Itrana, dal naso pungente con sentori verdi e di fiori di campo. In bocca è presente una bella nota piccante, mentre l’amaro è più dosato e le sensazioni sono più fresche. Rotondella, moraiolo, leccino, ravece, carpellese, itrana e frantoio sono le cultivar presenti nei sei e ettari e mezzo gestiti da Antonino Mennella. Geologo di professione, olivicoltore per passione o meglio per fede, con un grande sogno: produrre oli unici, non uniformati, dai gusti differenti e capaci di esprimere al meglio le caratteristiche di ogni varietà. E così che l’appassionato Antonino studia le tipologie di cultivar e il loro adattamento all’ambiente, con scrupolo e dedizione, in campagna e ancora di più nel frantoio. Tutto nasce nel 2003 dopo l’incontro con Luigi Veronelli, quando decide di non lasciar morire gli olivi secolari di famiglia e sceglie di seguire per la produzione del suo olio proprio il metodo Veronelli: una sorta di disciplinare molto più rigido e restrittivo di quello della Dop. Fondamentale, secondo questo metodo di produzione, infatti, il massimo “rigore” e “la tracciabilità” dell’olio che non è solo un bollino di qualità, ma una scelta filosofica del produttore stesso. L’etichetta diventa così la vera e propria carta d’identità dell’azienda: indica al consumatore l’intero percorso di trasformazione nella più totale trasparenza. Pochi gli interventi in campagna, ma la differenza la fa la cura del dettaglio nel processo di trasformazione.
Le olive, raccolte direttamente dall’albero, arrivano intatte al frantoio entro quattro ore dalla raccolta. Qui si avvia immediatamente il processo di trasformazione monitorato in ogni suo passaggio per evitare il trasferimento di difetti all’olio cercando allo stesso tempo di garantire il maggiore rilascio di sostanze fenoliche che caratterizzano anche il gusto finale. A premiare il suo lavoro non sono mancati premi e riconoscimenti, come l’ultimo che classifica il suo unico blend, Raro, al primo posto tra i Best 20 premiati da Flos Olei 2010 come “Migliore Olio Extravergine di Oliva Blended Fruttato Intenso”.Adele Chiagano
Olio extra vergine d’oliva denocciolato Madonna dell’Olivo 500 ml
10,00/15,00 €
Madonna dell’Olivo
Via Garibaldi, 18 - Serre (SA)
Tel: 0828-974950
info@madonnaolivo.it
www.madonnaolivo.it
posted by Mauro Erro @ 18:43,