In lungo e in largo

In viaggio, ultimamente più del solito: da Taurasi a Prato e ritorno; una piccola digressione verso i Picentini innevati, guardandoli dalla piana del Sele, ed alle spalle gli Alburni anch’essi incappellati di bianco da questi ultimi scampoli di freddo che vincono la timidezza di questa primavera ferma sull’uscio. Ci fermiamo da Rispoli, a San Cipriano Picentino, dall’ingegnere appassionato di cucina e professionista da una vita a capo della brigata familiare condotta contro la crisi di questi tempi. Cucina liscia, senza fronzoli, gustosa e gaudente. Ci fermiamo un attimo e incontriamo questa bottiglia di Pinot Nero Vigna Sant’Urbano prodotta da Hofstatter, datata 1995, che ci apre il cuore per i rimandi borgognoni (pardon), di quel rubino che traspare vita, dei primi spruzzi di mineralità ematica che svegliano il naso, della ciliegia ancor viva che appare dopo sul palcoscenico, delle sensazioni fumose e di cenere, delle foglie essiccate e del terroso che ci lascia respirare. Al palato si lascia bere e gustare, nell’ampiezza delle sensazioni che invadono il palato e nella freschezza dell’acidità che allunga il sorso, la vita, ma non la bottiglia che presto finisce. In lungo e in largo, e pazienza per quel tannino leggermente polveroso: nessuno è perfetto.
Si riparte, con un po’ di buona musica e tanto buon umore.

E cerca 'e me capì, Pino Daniele.

Nota: foto di Adele Chiagano

posted by Mauro Erro @ 18:19,

6 Comments:

At 24 marzo 2009 alle ore 20:05, Blogger canesciolto said...

Una descrizione cosi di cuore che ho assaporato quelle note di ciliegia e il mio naso si è interessato a quella mineralità ematica. Complimenti!

 
At 25 marzo 2009 alle ore 07:30, Anonymous Anonimo said...

Ematica? Povero Pino Daniele, cosa avrebbe commentato a tutto cio?

Anonimo, uno dei tanti.

 
At 25 marzo 2009 alle ore 08:11, Blogger canesciolto said...

La tecnica della degustazione richiede associazioni di idee: se l'autore avesse detto "mineralità ferrica" o "mineralità ferrosa " il lettore si sarebbe dovuto sforzare a ricordarsi o a capire se si parla di in minerale presente in un ambiente aerobico o meno. Inoltre, il ferro associato ad altre molecole può formare minerali con sapori e odori diversi come la grafite o la pirite. Invece chi, da piccolo, non si è succhiato il dito ferito? Il sapore del sangue è forte dentro di noi. Ecco che nasce la semplice associazione di idee della "mineralità ematica".

 
At 25 marzo 2009 alle ore 10:55, Blogger Mauro Erro said...

Ringrazio Canesciolto per la dotta spiegazione, ma credo non ci sia bisogno di dilungarsi oltre modo dando attenzione e spazio a certe persone, commettendo lo stesso inconsapevole errore che forse hanno fatto altri. Consiglierei all'anonimo di bere di più, meglio (probabilmente non ci vuole molto), con persone più in gamba (anche in questo caso, non credo ci voglia tanto, a quanto pare) e scrivere meno.

P.S. Ricorderei agli anonimi che esistono strumenti che individuano gli indirizzi ip, il browser, il server, ecc. ecc., e che si stanno inanellando una serie di “figurelle”...sono abbastanza magnanimo da non sottoporvi al pubblico ludibrio, ma anche la mia pazienza ha un limite…

 
At 26 marzo 2009 alle ore 12:03, Anonymous Anonimo said...

Mah... seriamente... "mineralità ematica" è un po forte come termine, induce l'idea del sapore di sangue. Comunque più volte ho apprezzato il Pinot nero di Hofstatter... mai una volta mi ha deluso.

 
At 26 marzo 2009 alle ore 12:32, Blogger Mauro Erro said...

Sarà pure "forte", ma in gergo tecnico, la mineralità di natura ferrosa, in alcuni casi ed in alcune zone (vedi nebbiolo-nord piemonte o Pinot nero Borgogna), assume la connotazione e ricorda il sangue. Ovviamente non è un termine tecnico che ho inventato io.
In ordine di tempo, vi consiglierei di leggere il bellissimo reportage su Boca, già segnalato in un precedente post, del Maestro e amico Armando Castagno sull'ultimo Bibenda che nella descrizione del Boca Le piane 2004 (tra gli altri) esordisce così: "Rubino intenso e spettacolare naso di pompelmo, susina e sangue..."

Saranno pure forti certi termini, ma così è se vi pare... :-)

 

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