Aglianico del Vulture 2005, Camerlengo

In una serata di “sangiovesca” declinazione, dopo un sontuoso Nobile di Montepulciano riserva di Susanna Crociani targato ’99, un insperato e ancor vivo Morellino di Scansano Vigna I Botri ’98 e il pari annata Castello di Ama di fascinoso palato, spunta una boccia di diversa fattura, ma di medesima eleganza: Aglianico del Vulture 2005 Camerlengo. Colore compatto e vivo, naso incentrato sui frutti sussurrati, le spezie, la nota mineral-vulcanica. Il palato largo, lungo, equilibrato, elegante, ove tutto è in equilibrio e il legno ben dosato.
Da un vigneto di circa 5 ettari ad un’altitudine di 500 metri s.l.m., da vigne vecchie 40 anni allevate a guyot, alberello e capanno su suolo vulcanico ed esposte a sudest.
Da bere adesso con gaudente serenità e tra qualche anno con matura consapevolezza.

Simona Molinari, Egocentrica.

posted by Mauro Erro @ 18:09,

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