A volte ritornano: eno-laboratorio 08/09

L’anno scorso, chiacchierando con l’amico Fabio Cimmino, sommelier ais e giornalista (già collaboratore di Winereport, Lavinium, Tigullio vino, il sito di Luciano Pignataro, L'Acquabuona, enodelirio e la lista potrebbe continuare per molto) nonché wineblogger, e Tommaso Luongo, amico e delegato di Napoli dell’Associazione Italiana Sommeliers, nacque quest’idea di un nuovo modo di sedersi intorno un tavolo e parlare di vino. Degustazione condivisa la chiamammo. La volontà di giungere ad una verità partecipata e più alta, lasciando da parte gli inutili tecnicismi e parlando di vini veri. Ne uscì l’eno-laboratorio. Ci togliemmo una serie di sfizi niente male, tra cui ricordo la prima degustazione in Italia dei vini di quel matto di Lopez de Heredia (clicca qui), o la maratona Riesling tedeschi (25 in tre serate): tanto per citarne due, il Wehlener Sonnenhur Riesling Auslese 1985 di J. Cristoffel Jr. e il Niersteiner Petthenthal Riesling Auslese Trocken Selection 1996 di Heinrich Braun, mi fecero versare lacrime di gioia. Senza dimenticare alcuni dei vini più buoni che abbia mai saggiato in vita mia, dal Barolo di Borgogno del 1961 al Valtellina Vigna Regina Sassella Riserva 1991 di Ar.pe.pe., al Kurni del 1998, il Cirò Rosso Classico Superiore Riserva Doc Ripe del Falco 1987 degli Ippolito, per non parlare della doppia sessione sui Pinot Nero della Borgogna e dello Chambertin 2004 di Rossignol Trapet. Ovviamente, la lista potrebbe essere molto più lunga.
Bene, si riparte, e con il botto. Di fianco vedete la locandina dei primi 5 appuntamenti di questo nuovo anno, e non si poteva ripartire se non dal casus belli di questi mesi che ha visto pochi giorni or sono il duello tra Franco Ziliani, supportato da Teobaldo Cappellano, i cui Barolo incontreremo a Dicembre, e il Cavalier Rivella (una scontro su cui scriverò a breve): Brunello di Montalcino come tradizione (e disciplinare) comandano, dove spicca, tra gli altri buonissimi e di bellissime realtà, quello di Gianfranco Soldera. Poi Susanna Crociani e il suo Nobile di Montepulciano, il Chianti di Giovanna Morganti, il Lessona di Sella e il Barolo dei Cappellano. E questo è solo l’inizio. Cosa aggiungere?
Buon divertimento per chi ci sarà.

Daft punk, Harder, better, faster, stronger.

posted by Mauro Erro @ 14:51,

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