Greco di Tufo “G” 2003, Pietracupa
giovedì 10 luglio 2008
1° giorno: Si trova a condividere secchiello e ghiaccio con il più giovane Pinot bianco Vorberg.
Oro carico di buona luminosità, al naso evidenzia subito una nota a cavallo tra sensazioni minerali e di medicinale, di sporco (feccino?) che accompagna note aeree di menta. Leggeri toni ossidati (nobili) e di frutta matura. Al palato ha buona consistenza e volume; buona acidità, chiude su una scia sapida.
2° giorno: Come ogni grande vino il giorno dopo è più buono che mai. La nota di sporco al naso è completamente scomparsa per lasciare spazio alla sinfonia che il giorno prima era da ricercare. Frutta matura, toni balsamici, anice, grande mineralità che si percepisce nitida, note di pelle conciata. Al palato sentori di burro e frutta matura aprono le danze, ma la nota distintiva è la scia sapida che lascia il palato pulitissimo e pronto al nuovo incontro d’amore.
Barry White.
Oro carico di buona luminosità, al naso evidenzia subito una nota a cavallo tra sensazioni minerali e di medicinale, di sporco (feccino?) che accompagna note aeree di menta. Leggeri toni ossidati (nobili) e di frutta matura. Al palato ha buona consistenza e volume; buona acidità, chiude su una scia sapida.
2° giorno: Come ogni grande vino il giorno dopo è più buono che mai. La nota di sporco al naso è completamente scomparsa per lasciare spazio alla sinfonia che il giorno prima era da ricercare. Frutta matura, toni balsamici, anice, grande mineralità che si percepisce nitida, note di pelle conciata. Al palato sentori di burro e frutta matura aprono le danze, ma la nota distintiva è la scia sapida che lascia il palato pulitissimo e pronto al nuovo incontro d’amore.
Barry White.
posted by Mauro Erro @ 11:47,