Ingannevole è “l’intenditore” più di ogni altra cosa, (o pseudo tale, o blogger e affini)

Parafrasando il celebre titolo di un romanzo di J.T.Leroy (lo pseudo scrittore che scrittore non era) mi diletto, oggi, in alcune considerazioni scaturite da un fatto (da una serie, il cui ultimo è stato solo la famosa goccia che fa traboccare) di cui vi rendo partecipi.

Il fatto: è sabato 3 maggio, quando girovagando per il web mi imbatto sul sito di Luciano Pignataro in un comunicato stampa (che lo sia, che sia un comunicato stampa lo si evince dal tono, e solo da quello, e visto che non è firmato, molti potrebbero, fraintendendo, attribuirlo alla penna stessa del giornalista de “Il Mattino”) ove, per sommi capi, si parla di un associazione (divini assaggi), di una serata da loro organizzata, della presentazione del nuovo magazine della suddetta associazione (32 pagine a colori, e poi dicono che la carta stampata giace in un coma profondo e irreversibile), fino ad arrivare alla conclusione che di seguito riporto virgolettandola:

Ora non ci tocca che aspettare la prossima manifestazione dell'associazione enogastronomica diVini assaggi, un attesa speriamo breve, perché le loro manifestazioni sono sempre uniche e ricche di sorprese... Davvero complimenti a questi ragazzi che hanno trasformato la monotonia in cui sta cadendo la nostra enogastronomia locale, anche per colpa di Istituzioni locali ( COMUNE) non presenti, perché incapaci ed incompetenti, attenti solo alle loro poltrone,e a questi pseudo enogastronomici di turno che giocando con il lavoro degli altri hanno contribuito a declassare Paestum, e non solo, ad una località di seconda fascia, trasformandola in innovazione di idee e di contenuti eliminando le vecchie caste mentali ed inserendo nuove proposte enogastronomiche, avvolte anche pazze. diVini assaggi cerca, insieme anche ad altre associazioni di giovani, insieme a personaggi enogastronomici di rilievo, a grandi chef come Matteo Sangiovanni, come l'associazione dei Cuochi Cilentani presieduta dallo chef Gigino Gioia, ed insieme a tanti amici ristoratori che credono profondamente in queste attività e nelle idee che questo gruppo di ragazzi stanno cercando di divulgare alla futura generazione che dovrà portare Paestum, il Cilento e la Campania ai massimi livelli di qualità, competenza e collaborazione.”

Dopo aver letto, incuriosito, sono andato prima sul sito, poi sul blog dell’associazione. Ritrovo il comunicato (stavolta firmato dal suo presidente Angelo Zarra), e mi permetto di fare un commento, che riporto di seguito.

Mi scusi sig. Zarra, con tutto il rispetto, ma non le pare esagerato parlare di lei e della sua associazione in terza persona - pure plurale - ("...perché le loro manifestazioni sono sempre uniche e ricche di sorprese...") aggiungendo poi ..."Davvero complimenti a questi ragazzi che hanno trasformato la monotonia in cui sta cadendo la nostra enogastronomia locale"...con tutto il rispetto per i suoi ragazzi le assicuro che ve ne sono tanti altri che senza autocelebrarsi cercano di lavorare "per trasformare la monotonia"...fino ad arrivare a delle affermazioni un pochino pesantucce: "per colpa di Istituzioni locali ( COMUNE) non presenti, perché incapaci ed incompetenti". Ripeto, senza offesa, ma vista la sua giovane età, dare dei giudizi con tale sicumera mi pare fuori luogo.
Cordialmente, Mauro Erro.”

Ora, al di là del fatto che mi inquieta chi parla di se in terza persona, anche plurale (maiestatis, of course), al di là del divertente profilo personale del giovane (classe ’82) Angelo Zarra in cui, sempre in terza persona, l’illustrissimo presidente ci informa che “Dopo aver frequentato il primo corso A.I.S. e partecipato agli eventi fieristici enogastronomici più importanti d'Italia, come il Vinitaly, Mywine, Salone del Vino-Napoli, Aglianica Wine Festival..” - come se il fatto di andare al Vinitaly insieme a centinaia di migliaia di persone, molte delle quali a fine serata si riversano fuori i padiglioni a vomitare l’anima, facesse di tutti noi i nuovi Robert Parker o Michel Bettane – al di là di tutte le affermazioni che tranquillamente possiamo far rientrare in quel “sano” esibizionismo, in quella voglia di voler emergere, in quella capacità che taluni hanno “di sapersi vendere”, anche quando da vendere c’è poco o nulla, le ultime frasi del comunicato vanno “leggermente oltre”.
Ora, mi meraviglia, conoscendo il suo senso della misura e dell’equilibrio, che Luciano Pignataro abbia pubblicato il comunicato così com’era a meno che o non l’abbia letto (cosa che ritengo probabile, gli sarà sfuggito) o ne condivida le considerazioni finali.
Ma la parte divertente viene adesso. Un paio di giorni dopo torno sul blog dell’associazione per vedere se il sig. Zarra ha risposto alle mie considerazioni: no non ha risposto. Anzi, per meglio dire, il post non c’è proprio più, è stato sostituito dallo stesso comunicato in cui è tagliata la parte finale, e da un altro di prostranti scuse al comune di Capaccio-Paestum, al sindaco e ad una serie di consiglieri (citati uno ad uno). Beh, ognuno è libero di fare ciò che vuole con il proprio blog, per carità, sarà giudicato per quello che fa e che scrive (purché si sappia), ma il punto sta proprio qui. A parte il fatto, che oggi su quello stesso blog sono sparite anche le prostranti scuse, visto che il comune di Capaccio-Paestum ha, giustamente, pensato di adire alle vie legali (il nuovo link è questo, dopo ravvedimento, il sig Zarra che ironicamente alla lettera del Comune rispondeva "grazie, grazie, grazie" dal sito ha spostato la lettera pervenutagli qui ammetendo l'errore), il punto non è nel fatto in se di cui potrebbe anche fregarcene un H, dell’associazione Divini assaggi i cui ragazzi saranno anche ben motivati e volenterosi (forse solo un po’ presuntuosetti e inesperti), ma nell’utilizzo che si fa di un blog, o meglio su cosa è e cosa dovrebbe essere un blog. Una volta discutendo con Aldo Fiordelli, giornalista, sul suo blog (consumazione obbligatoria) a proposito di Velenitaly e affini, Aldo mi scrisse questa sua considerazione: “La stampa enogastronomica da questa vicenda dovrà trovare il coraggio per fare un esame profondo del proprio ruolo.” Va da sé che questa frase già l’ho sentita innumerevoli volte, e quel benedetto esame di coscienza o non c’è stato o non ha portato ad alcun cambiamento. Ciò che trovo interessante è l’affermazione di chi crede che “il blog, la rete, internet è il futuro”…”è la democrazia”… “è la libertà tanto agognata”…considerazioni che portano ad esempio il New York Times a decidere che tra qualche anno sarà solo sul web e on-line….Ma il mondo dei blogger eno-gastronomici cosa ha portato di veramente nuovo rispetto alla stampa specializzata (molti di coloro che fanno parte della stampa specializzata hanno anche un blog), quale nuova linfa, cosa di migliorativo mi chiedo, o è solo uno strumento, forse anche potente, visto in prospettiva, che può essere usato da chiunque pseudo-esperto-intenditore-"scrittore-scribacchino"-egocentrico-presuntuoso-snob-
enoradicalchic- che se la canta e se la suona da sé?

Nel frattempo, come gli Inglesi amano dire, Dio salvi la regina ed i blogger. Centro di gravità permanente.

P.S. Ovviamente l’autore dello scritto è tranquillamente inseribile tra coloro di cui scrive ponendosi l’ultima domanda. Oddio, l’autore ha iniziato a parlare di sé in terza persona.

posted by Mauro Erro @ 11:06,

23 Comments:

At 6 maggio 2008 alle ore 16:26, Anonymous Anonimo said...

Grande Mauro,
il pezzo è splendido, scritto egregiamente come tuo solito! ;-)
giuro che mi son fatto grasse risate, anche se purtroppo trovo ci sia poco da ridere... è tutto un po' così triste! lodevole la rapidità di reazione da parte del Comune.
inoltre vedevo che sul sito divini assaggi alla voce partner c'è il collage usato per il tuo post dedicato al Respito di Rotolo sul Maiale, ma questa ci mancherebbe è poca cosa in tempo di web 2.0

G.

 
At 6 maggio 2008 alle ore 17:31, Anonymous Anonimo said...

Grazie G., soprattutto per avermi informato del collage, non sai quante risate mi son fatto in relazione alle mail che con il Sig. Zarra ci siamo scambiati oggi.

P.S. Ma tu non avevi della roba che avevi scritto da mandarmi?

 
At 6 maggio 2008 alle ore 17:50, Blogger consumazioneobbligatoria said...

Caro Mauro, sono andato a rileggermi un libro, in questi giorni, di Aldo Santini sul Brunello. Storia dei produttori, chi sono, da dove vengono. Ci sono ancora tante storie da raccontare di vino e di uomini che - grazie del tuo intervento - le markette via comunicato stampa almeno dal web da te citato laciamole fuori... af

 
At 6 maggio 2008 alle ore 18:13, Anonymous Anonimo said...

Caro Aldo, è solo un esempio. Quello su cui rifletto è l'uso del blog che i blogger fanno (me compreso, per carità). Non mi riferisco ai giornalisti (compreso te che leggo volentieri) che hanno anche un blog, se si parla dei blog come informazione libera e alternativa, non ha senso parlare dei giornalisti (dovrebbero essere alternativi a se stessi?), e mi chiedo: "ma sicuri che almeno in Italia siano usati a dovere?"
Quesito che non ha nulla di nuovo e su cui altri prima di me si sono soffermati.

 
At 6 maggio 2008 alle ore 23:14, Anonymous Anonimo said...

di base se le cose si facessero con maggiore schiettezza e rilasso, senza stare lì a misurare performance, curriculum e pisello, forse anche gli errori e i passi falsi degli "amatori" potrebbero essere interpretati in maniera corretta, nè + nè - di ciò che sono...
ci becchiamo su qualche regionale notturno!

PS: vero, è che ultimamente ingrippo un po' troppo sulle foto nella smania di scritti completi di testimonianza visiva ;-) ma ti invierò tutto assieme con estremo piacere, con la gioia di sempre.

G.

 
At 7 maggio 2008 alle ore 00:17, Anonymous Anonimo said...

Caro Mauro
non ho avuto la possibilità di leggere prima questo post segnalatomi dall'amico Tommaso Farina perché in viaggio. Ti ringrazio per l'attenzione a quanto pubblicato nel mio sito, credo che il post che mi precede inquadri bene la cosa. L'associazione in questione è fatta da giovanissimi amatori che lavora sul territorio fra mille difficoltà. Evviva, ce ne fossero cento sarebbe sicuramente meglio. E ci fossero più amministratori in grado di sostenerle invece di credersi i proprietari di un territorio, perché no? Vedo che tu e Violacea siete in una fase in cui bacchettate a destra e manca con molta violenza persone più deboli di voi: perché non tornate positivi? Sai, chi non fa non sbaglia, anche se si resta fuori dai riflettori mediatici...Una cazzata può uscire a tutti, basta prenderla per quello che è.
Con l'affetto di sempre

 
At 7 maggio 2008 alle ore 02:11, Blogger Mauro Erro said...

Caro dottore (Pignataro), a parte il nesso con Violacea e le bacchettate che mi sfugge, credo di non essermi spiegato chiaramente. Che l’associazione di cui parlo lavori con passione e fra mille difficoltà non l’ho neanche lontanamente messo in dubbio, né mi sogno di farlo. Il post ha come argomento i blog e come li si gestisce (far apparire e scomparire i post e i commenti annessi). Credo, ma forse sbaglierò, che il blog per definizione sia democratico, uno obbietta (a torto o a ragione) con buona educazione, firmandosi per intero e nel merito di ciò che ha letto, io mi sono limitato a questo. Poi ovviamente uno è libero di censurare, io amo confrontarmi con le persone e non censuro nessuno. Tutto qui. Quando scrivo che della cosa in se per sé può anche fregarmi un h, voglio proprio dire come lei ha scritto “Una cazzata può uscire a tutti, basta prenderla per quello che è”…il punto infatti era un altro. In ogni caso, vista la nostra conoscenza e il mio modo di fare (garbato ed educato) la sua frase “in cui bacchettate a destra e manca con molta violenza persone più deboli di voi” la imputerò alla stanchezza per il suo viaggio, perché lontana dalla realtà anni luce. Ma lei questo lo sa. Non occorre che io (io singolare, perché sono una persona, una, non due, una ed è pure troppo) torni ad essere positivo, perché lo sono per natura.
Con altrettanto affetto, Mauro.

P.S. Per essere precisi, mi sfugge anche il senso di questa frase: "Sai, chi non fa non sbaglia, anche se si resta fuori dai riflettori mediatici".

 
At 7 maggio 2008 alle ore 05:51, Anonymous Anonimo said...

Caro Mauro
mi ha colpito molto negativamente che per parlare in generale della gestione di un blog tu ti sia dilungato oltremisura su un incidente in cui sono occorsi dei ragazzi senza considerare il contesto in cui operano, o forse senza conoscerlo. Come anche la incredibile sollecitudine del Comune in questione nel reagire minacciando querele, non mi pare che in Italia sia stato ancora inserito nel codice penale il reato di opinione sul comportamento dei pubblici amministratori.
Mi sarei dunque aspettato, se proprio la cosa doveva essere commentata, un post di solidarietà invece di un chilometro di facile sarcasmo.
Questo intendo quando dico che te la sei presa con i più deboli.
Quanto alla frase sibillina, il mio riferimento è ad una valutazione (black out mediatico per la precisione) da te usata, anche se non eri stanco, come incipit a un vino di Struzziero assolutamente opposta alla realtà dei fatti. Per dire, appunto, che quando si fa qualcosa (un post, un comunicato, una manifestazione), è possibile sbagliare mentre, se non si fa nulla e si critica solo, si rischia di diventare grillini parlanti.
Tutto qui

 
At 7 maggio 2008 alle ore 15:14, Blogger Mauro Erro said...

Caro dottore, sono abituato, se proprio mi va di farlo, a commentare sui fatti. Il km di Post si spiega solo nel tentativo di spiegare la successione degli avvenimenti, non sono mai entrato nel merito della disputa tra associazione e Comune di Capaccio-Paestum (né tanto meno esprimerei solidarietà a prescindere senza sapere i fatti: uno può essere pure una persona perbéne ma fare una stronzata). Il mio commento al blog, ripeto, garbato, nel merito e firmato, era lungo poco più di una manciata di parole. Si esprimono opinioni, senza alcuna violenza, e non vedo perché poi dovrei essere dotato di poteri superiori, tanto da far addivenire Zarra più “debole”. La chiudo qui, altrimenti ci scriviamo su un altro Km. Scritto questo, vengo alla “frase sibillina”: come vede, qui non si censura nessuno, il dialogo ed il confronto sono sempre ben accetti, anzi, auspicati, per cui lei commenta esprimendo le sue opinioni o, se vuole, per bacchettare, correggere e via così, anche quando chi scrive (nel caso di Struzziero) si riferisce alla stampa specializzata nazionale, e lei che commenta si riferisce a se, il suo sito, le sue guide e quello che scrivono i suoi colleghi Cuomo e Corbo. Per cui la mia, non avendola specificata, è un’imprecisione che lei prontamente corregge.
Quindi si ritorna a monte: preferisco di gran lunga il dialogo ed il confronto, ove non vi è violenza se schietto, ma educato, rispetto alla censura, dove se proprio vogliamo essere precisi, la violenza è intrinseca.
In relazione al fare e allo sbagliare, ciò che faccio con e per l’Associazione Italiana Sommelier (anzi, stando alle voci, farei pure troppo) lei lo sa (stasera ci divertiamo con i Barolo di Borgogno fino ad arrivare al 1961), quindi, immagino che la sua considerazione finale sia di carattere generale e non riferita a me, e che voglia essere un consiglio che, come sempre, accetto volentieri. Saluti.

 
At 7 maggio 2008 alle ore 17:04, Anonymous Anonimo said...

Divertente querelle...

in ogni modo, discussioni a parte, ho segnalato un premio per questo blog. Se passi da me, vedrai di cosa si tratta.

Michelangelo

 
At 7 maggio 2008 alle ore 17:31, Anonymous Anonimo said...

Mi fa piacere ti sia divertito. Non sei l’unico a quanto pare. Talvolta il sarcasmo, se si vuole anche dissacrante, è utile per non prenderci troppo sul serio.

Grazie per il premio: onorato.

 
At 7 maggio 2008 alle ore 18:06, Blogger consumazioneobbligatoria said...

mauro aggiungo un'altra cosa. per come vedo il blog, cioè un diario in cui anche se uno fa il giornalista si mette in più diretto contatto con i lettori, lo scritto deve essere sinonimo di generosità. ti faccio un esempio: in questi giorni a bologna c'è stato il convegno sulla cucina italiana. molti, a ragione, si sono gigioneggiati di essere invitati. io rosicavo! per questo ero impaziente che i blogger fioccassero foto, racconti, gossip... solo kelablu lo ha fatto in presa diretta. af

 
At 7 maggio 2008 alle ore 18:59, Anonymous Anonimo said...

Questa, caro Aldo, mi pare una considerazione molto, molto interessante. Tra l'altro l'immediatezza del mezzo è un altro aspetto pro.

 
At 8 maggio 2008 alle ore 15:28, Anonymous Anonimo said...

Il problema principale del blog di Pignataro è che non è un blog. Può scrivere quello che vuole ed evitare commenti. Leggi oggi il suo (ennesimo) vaneggiamento sui vini di Feudi (se li bevesse lui e quelli come lui, noi ne facciamo volentieri a meno) e la presunta esistenza di una critica "talebana"...

 
At 8 maggio 2008 alle ore 18:33, Anonymous Anonimo said...

Caro Luciano "Ronaldo" Pignataro lo sanno, ormai, tutti che non sai distinguire tra vini veri e vini "travestiti". L'unico dubbio che ancora a qualcuno rimane è se ci sei o ci fai...

Un appassionato (non hobbysta, quella è un'altra cosa ma visto che non sai l'inglese non puoi capire) per nulla annoiato ( che semmai ha rischiato di annoiarsi a furia di frequentare te e quella banda di nullità di cui ti circondi)

 
At 10 maggio 2008 alle ore 15:28, Anonymous Anonimo said...

Sono davvero molto turbato in questo momento, dal modo in cui un mio comunicato, scritto sul mio blog è stato preso in maniera così brutale dal sig. Erro.
Quindi ora è mio dovere morale, cercare di spiegare a tutti voi cosa è successo così potete capire meglio il contesto e l'esagerazione in cui è caduto il sig. Erro.
L'associazione enogastronomica diVini assaggi, è nata per convertire e trasformare le regole etiche dell'enogastronomia. Divini assaggi ha intrapreso un cammino difficile, ma affascinante tra le vie dell'enogastronomia della provincia di salerno e non solo. Ha iniziato con un piccolissimo gruppetto di amici ( solo 3 persone) per arrivare ad oggi ad un gruppo composto da 100 associati in due anni ( tutti giovani) e più di 7000 iscritti al sito a livello nazionale. Giusto per precisare una cosa: io nel mio articolo ho parlato in terza persona perchè ho voluto elogiare tutti i miei collabaratori che per la prima volta hanno dedicato tutto loro stessi affinche la serata di presentazione riuscisse in modo eccellente...!!! come daltronde è avvenuto.
Lungi da me e dal mio stile comportamentale fammi auto complimenti, come li ha voluti far sembrare il sig. Erro.
Ritornando all'articolo di cui sopra, l'ho scritto sicuramente senza cognizion di causa, ma perchè sicuramente ero e sono rimasto deluso della non presenza del Comune di Capaccio - Paestum. Tutti regolarmente invitati e tutti regolarmente non venuti. Questo non vuol dire che si è obbligati a venire quando si è invitati, però almeno avvertire della non presenza visto che era una serata su prenotazione di posti a sedere e molte persone appassionate di enogastronomia sono rimaste fuori.
Dopo questo mio articolo, il Comune di Capaccio Paestum, la mattina seguente mi ha contattato e mi ha detto di togliere immediatamente il comunicato perchè mi avrebbero qurelato. Impaurito, cancellai il tutto, ma dopo neanche un'ora dalla telefonata, mi arriva via fax un comunicato del Comune di Capaccio Paestum, in cui si leggeva che stavano valutando di adire le vi legali.
Fax inviatomi senza nessuna firma, senza data, senza numero di protocollo, senza un tibro di attestazione. Allora decisi di scannerizzarlo e di pubblicarlo. Il mattina seguente e precisamente alle ore 5:20 mi chiama il Comune e mi dice di togliere il loro fax dal blog perchèèèè non lo so....!!!
Tolsi il fax dal blog, e morale della favola, negli ultimi 5 giorni, sul sito di diVini assaggi abbiamo avuto il 50% di visite in più del solito.
Cari Bogger allora ora spero di essermi spiegato meglio, e di aver reso l'idea del mio scritto e di quello del sig. Erro.
Noi siamo ragazzi, con l'amore per la nostra terra, per il cilento, il vino e la gastronomia. Non siamo presuntuosi ed esperti. Siamo solo noi stessi, con le nostre idee e le nostre iniziative anticoformiste. Sarei stupido a dire che concordo pienamente con le risposte del dott.Pignataro, ma fortunamente è l'unico, che ci da una mano, ci consiglia in modo serio e costruttivo a differenza...!!! ai posteri l'ardua sentenza

Grazie e scusate per le grasse risate che il mio comunicato vi ha fatto fare...

 
At 10 maggio 2008 alle ore 17:03, Blogger Mauro Erro said...

Zarra, lei continua ad essere fuori strada. Il post parla d'altro. Parla dei blogger e dei blog e dell'uso che se ne fa. Lei è libero di parlare di sé in terza persona (ha presente il suo profilo?), di offendere gli amministratori del comune di Capaccio-Paestum perchè hanno avuto l'ardire di non presentarsi alla cena da lei organizzata senza avvisare (sarebbe maleducazione, e non come scritto da lei incompetenza o peggio ancora, alludendo chissà a quali enograstronomici da strapazzo, sperpero del danaro pubblico) ed operare come meglio crede, e il resto che crede giusto fare, siamo in un paese libero. D'altro canto, io mi riservo, senza alcuna "brutalità", ma con un po' di sano sarcasmo e nei limiti della buona educazione, la libertà di fare domande o esprimere opinioni.

P.S. Come vede a differenza sua io non la censuro. Le rispondo, molto più semplicemente ed educatamente.
Ma mi tolga una curiosità, visto che la mattina stessa in cui ho scritto il post l'ho avvisata per darle modo di rispondere (dicesi correttezza, do you know?) come mai la risposta arriva solo oggi? Divertente per divertente, sarebbe bello che pubblicassimo le mail intercorse tra noi quel giorno, le ricorda? Quelle in cui, non conoscendomi crede che dietro me ci sia chissà chi o chissà quale piano segreto massonico destabilizzante, quelle del "chi è lei e chi sono io", quelle in cui dopo avermi dato dell'Illustrissimo (e non se ne capisce il motivo) voleva stringermi la mano all'enoteca La Botte di Caserta. Zarra sarà mica che vedendo le risposte del Dott. Pignataro, lei ha preso coraggio? Zarra ci si fa scudo delle proprie idee e opere, non del nome affermato di un professionista terzo. La chiuderei qui, perchè questo scambio è privo di interesse per coloro che leggono questo blog, e, fuori dall'argomento del post. Se vuole proseguire, la mia mail ce l'ha.
Invece di ringraziarmi per il 50% di visite in più….core, core ingrato….bah….
Con immutata cordialità, Mauro Erro.

 
At 10 maggio 2008 alle ore 17:12, Anonymous Anonimo said...

I Pignataro's boys! Perchè non vi chiamate così, Mr.Zarra, sarebbe simpatico. Un'altra banda di giovani falliti.

Il violento teppista.

 
At 11 maggio 2008 alle ore 00:58, Anonymous Anonimo said...

Meglio essere giovani falliti,ma innovativi,che giovani illusi ed ignoranti...

Complimenti a Mauro Erro per il suo blog... sarcastico

P.S. Sicuramente sarà meglio chiamarsi pignataro's boys che erro's boys...

distinti saluti a tutti... e per qualsiasi conftonto enogastronomico e non solo, pacifico ed educato noi siamo sempre a disposizione...

 
At 11 maggio 2008 alle ore 10:28, Anonymous Anonimo said...

Zarra lei straparla. Il suo post scriptum (nel suo ultimo commento) è privo di significato, rispondendo – legittimamente – ad un terzo (mi creda, lei non sa con chi sta parlando e di cosa), tira in ballo me.

Nel frattempo rilevo che né ha risposto o ribattuto alle mie osservazioni nel commento, né a quelle nel mio post scriptum.
Lei la sta prendendo come un fatto personale (continuando ad ignorare il merito del post), io, invece, senza offesa, la ignoravo prima e continuerò ad ignorarla beatamente poi.
La ringrazio dei complimenti, vorrei ricambiare, ma lei non me ne da modo. Saluti.

 
At 11 maggio 2008 alle ore 12:32, Anonymous Anonimo said...

Ma sarà che nel Cilento stanno tutti impazzendo? Deliri di onnipotenza? O deliri punto e basta? Forse sarà la diossina...

P.S. Chiedo venia ai Cilentani sani di mente.

 
At 11 maggio 2008 alle ore 12:35, Anonymous Anonimo said...

Qui c'è poco da essere sarcastici...

Trovo che Mauro su questo blog faccia davvero un buon lavoro. I suoi pezzi sono sempre sentiti, appassionati, sinceri, critici e mai di parte!

Non spetta a me difendere nessuno, per carità, del resto Mauro sa difendersi da solo, ammesso poi che debba difendersi. Da chi? Da cosa?
La mia è una pura e semplice osservazione da lettore, tutto qua; il fatto stesso che si sia alzato tutto questo "polverone" e che ancora si stia dibattendo senza rispondere nel merito, credo sia un po' la chiave di lettura di quanto accaduto...
scusate l'intrusione.

"A lavà a cap o ciucc..."

 
At 11 maggio 2008 alle ore 12:59, Anonymous Anonimo said...

Grazie G.

Iniaziavo a nutrire delle serie perplessità sulla mia capcità di esprimermi e farmi capire.

 

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