Nero d'Avola Siccagno 2006, Arianna Occhipinti
lunedì 21 aprile 2008
posted by Mauro Erro @ 12:09,
3 Comments:
- At 21 aprile 2008 alle ore 14:18, said...
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Ah, il Nero d'avola, uno dei vitigni preferiti, schietto, opulento, corposo, solare come la sua terra.
Ti segnalo anche i Nero d'Avola delle aziende Gulfi e Benanti, curati dal bravo enologo Salvo Foti.
Michelangelo - At 21 aprile 2008 alle ore 15:08, claudioT said...
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L'ho provato allo scorso Vitigno Italia e condivido la tua analisi.
Ritengo sia più carnoso e complesso del frappato ed in grado di giocare su una spiccata mineralità e una pungente tannicità che lo rendono ancora in assestamento.
Molto "vivo vero" e poco costruito come tanti nero d'avola modaioli dell'ultimo quinquennio, che si dimenticano dopo poco. - At 21 aprile 2008 alle ore 15:28, said...
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@ Michelangelo: Su i Gulfi sottoscrivo, ma Benanti non mi risulta faccia Nero d'Avola o, quantomeno, di suo ho assaggiato solo i Nerello Mascalese, buonissimi, di cui ho avuto già modo di scrivere.
@ Claudio: come al solito la tua è un'analisi perfetta. Ti racconto un piccolo aneddoto. Al Vitigno Italia a cui fai riferimento, ero in compagnia di Arianna quando venne ad assaggiare i suoi vini il titolare di Cantina Lonardo (squisiti i suoi Taurasi). Beh, stentava a credere si trattasse di Nero d'Avola.