Donnaluna Aglianico del Cilento 2007, Viticoltori De Conciliis

Bere un aglianico giovane e goderne pienamente risulta spesso impresa assai difficile. A meno che non vi spostiate nel Cilento. Le condizioni climatiche e la composizione dei terreni, ed ovviamente un buon manico, vi permettono, come in questo caso, soprattutto se pensiamo all’estate torrida che fu quella scorsa (e in questo vino l’alcool si ferma a soli 13%), di stappare con buona sicurezza vini giovani da questo vitigno rallegrandovi per quel che berrete. Bruno De Conciliis (ricordo tra gli altri produttori Maffini e Rotolo) ci regala questo vino di veste purpurea, concentrato, luminoso e dai riflessi rubini interessanti. Al naso a zaffate si fanno largo frutti di bosco, fragola e un profluvio di spezie (talune riconducibili ai legni d’affinamento). Al palato risulta compiuto, godibile nella sua componente acida che ci spinge al sorso ripetuto e nel tannino già risolto. In onore della passione jazzistica di Bruno, Thelonious Monk.

Errata corrige: L’addetto stampa dei Viticoltori De Conciliis (Adele Chiagano) mi comunica che il Donnaluna aglianico non vede legno in affinamento, ma bensì solo acciaio e susseguente vetro. Di conseguenza, le spezie che io avevo attribuito a ipotetici legni, sono corredo esclusivo dei vitigni impiegati (il vino vede un saldo del 10 % di Primitivo).

posted by Mauro Erro @ 11:02,

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