Punti di vista

Sì, il mondo è in guerra e la gente non se ne accorge. Hai ragione. E ti dà sui nervi, alle volte, quando li vedi che si grattano la nuca e si preparano a scegliere la migliore palla da bowling. Non che una persona non abbia il diritto di divertirsi mentre la casa gli crolla fra le fiamme, è solo il tipo di divertimento che scelgono a lasciarmi perplesso. E allora? Be', è come ha praticamente detto Schopenauer da qualche parte: certo, sembra che io soffra come un cane bastardo la maggior parte del tempo, a vivere in mezzo a loro e a tutto questo, ma ciononostante c'è una cosa di cui sono contento, e cioè che io non sono loro...[...] Qualcuno deve fare la parte del lupo, qualcuno quella del cane da caccia, qualcuno deve fare il lancio perfetto fra prima e seconda base al momento cruciale. Appena rallenti un attimo, i bei tempi sono finiti. Bei tempi? Non ci sono mai stati bei tempi. Ci sono stati tempi duri e tempi un po' meno duri. [...] Al giorno d'oggi c'è qualcosa di diverso nelle persone, hanno semplicemente perso la durezza e/o il senso dell'onore che hanno quelli che sono cresciuti negli anni '30. Anche i loro movimenti, il modo in cui parlano, sono morbidi come la plastilina, e irriverenti nei confronti della Realtà di Fatto. La Realtà di Fatto è quella che si presenta quando hai a che fare con qualcosa faccia a faccia. Una volta parlavo dell'Assenza dell'Eroe, e già quella era abbastanza triste. Ora parlo dell'assenza di un vero uomo in mezzo agli uomini, di un vero volto in una folla di non volti. Ora ci sono solo escrementi e una biondeggiante flatulenza. [...] A volte c'è una minima chance, la vedi per un attimo sul viso di una cameriera in un caffè scalcagnato, una vecchia cameriera, sconfitta, senza meta, c'è della verità su quel viso, che è più della verità che c'è sulla faccia del tuo padrone di casa o del tuo presidente. Ovviamente, lei non può parlare con te e tu non puoi parlare con lei. Le parole sarebbero mutilanti, le parole sono state usate troppo a lungo in maniera sbagliata. Ordini e aspetti. A volte la vedi sul viso di un pugile, di uno che combatte sul ring per professione, a volte sulla faccia di un vecchio che vende giornali per strada. Ma non si vede molto spesso, e si vede sempre di meno.

di Charles Bukowski, da Birra, fagioli, crackers e sigarette. Lettere. Volume secondo (1970 - 1979), edito da minimum fax

posted by Mauro Erro @ 10:33,

2 Comments:

At 7 aprile 2008 alle ore 16:51, Blogger consumazioneobbligatoria said...

a volte si riscoprono le letture giovanili, e all'improvviso ti rendi conto che stai diventando come quelle facce che incontri. poi ci pensi, senti un formicolio addosso e capisci che non è così. che tanto comunque vada, un amico e una buona bottiglia non te li leverà nessuno. brindo al tuo blog mauro. af

 
At 7 aprile 2008 alle ore 17:51, Blogger Mauro Erro said...

Oh grazie. Ricambio il brindisi con un bel Barolo a piede franco di Cappellano, ricordo della tre giorni veronese.

 

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