Gattinara Osso San Grato 2001, Antoniolo
martedì 4 marzo 2008
Si presenta scheletrico, essenziale, con una certa ritrosia nell'esprimersi ed emergere che gli dona un certo fascino da eleganza sussurrata. È femmineo in questo, nel suo non volersi mostrare con inutile narcisismo, ma volendoti corteggiare poco a poco. Passa il tempo da quando l'hai denudato e finalmente lentamente si esprime, dopo che il colore, quel suo rubino delicato, trasparente in controluce, di inimmaginabile luminosità t'aveva stordito, emanando sentori floreali che riconduco alla viola, piccoli frutti di bosco, nuances di spezie e soprattutto un odore che ti ricorda quel che di familiare ti aspetti da un gattinara. Al palato, quella nota rugginosa l'hai finalmente assaporata, il tannino ancor giovane direi, morde, e l'acidità è ben presente. Come direbbero i francesi: Mon Dieu! Peace frog, Doors.
posted by Mauro Erro @ 11:43,
5 Comments:
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At 4 marzo 2008 alle ore 16:37,
said...
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Dovresti pubblicizzare di più questo blog.
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At 4 marzo 2008 alle ore 17:18,
Mauro Erro said...
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Grazie. Suggerimenti?
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At 5 marzo 2008 alle ore 13:19,
said...
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Per esempio, mettendo il link quando vai a commentare in giro.
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At 6 ottobre 2008 alle ore 15:20,
Le Panzelier said...
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Ciao Mauro,
ripesco questo post molto volentieri perchè l'incontro casuale con questo vino, di questa stessa annata, avuto sabato scorso in una rinomata enoteca di Firenze, mi ha indotto nelle medesime suadenti sensazioni.
Quando mi hanno portato la carta dei vini, tutto mi pareva carissimo, ma il piacere d'aver scovato disorientamento negli occhi dei camerieri e panico in quella del gestore che vedeva pescata l'ultima boccia di questa perla è stato solo l'incipit di un incontro raro che non si vorrebbe ripetere di sovente per non restarne rapito.
E così per caso scovo un'altro artista dello sfizio che aggiungo volentieri alla ia lista blog.
Ciao e buon viaggio. -
At 8 ottobre 2008 alle ore 12:03,
Mauro Erro said...
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Ciao, grazie e buon viaggio anche a te.