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Può essere la semplicità, l'immediatezza, la bevibilità estrema un limite? Assolutamente no! Sopratutto quando accompagnata dall'eleganza, dalla complessità sussurata che nel tempo si dispiega aprendo orizzonti olfattivi e gustativi ampi ed affascinanti. Il frutto croccante primeggia esprimendosi nettamente ed immediatamente su sentori di ciliegia e piccoli frutti rossi, poi pian piano, goudron leggero, pepe nero e spezie, aroma d'erbe, note di tabacco e sentori di sottobosco che al palato vengono accompagnate da un bella mineralità, una sontuosa acidità, un tannino presente, asciugante, ma carezzevole allo stesso tempo. Già godurioso e godibile, durerà ancor a lungo.
Chiaro di Luna.
posted by Mauro Erro @ 11:19,
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