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Il naso vigoroso presagisce il timbro aromatico, minerale, intenso. Nulla ha da invidiare ai riesling alsaziani, anche se al primo sorso riporta la mente a suggestioni “mosellane”. Elegante e pieno, il sorso apre su note agrumate di pompelmo, fiori e frutta bianca di pesca, erbe aromatiche e spezie che accompagnano prima della chiusura netta, leggermente amarognola per un’acidità vibrante che ci lascia intendere e sperare fiduciosi alle evoluzioni e agli equilibri a cui questo vino giungerà dimenticato in cantina. Mineralità e sapidità da manuale.
Meraviglia.
Da bere ascoltando Rachmaninov, preludio in G minore, Op. 23, No. 5.
posted by Mauro Erro @ 19:10,
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