Le Mont Sec 2004, Domaine Huet, Vouvray
giovedì 17 gennaio 2008
Se ne parlava ieri con Tommaso Luongo, delegato del Associazione Italiana Sommelier di Napoli: Mineralità? Termine, descrittore organolettico, sentore su cui ci si interroga. Pietra focaia, idrocarburi, sentori calcarei o gessosi e si potrebbe andare avanti ancora per molto. Insomma, questa benedetta mineralità è termine che ultimamente sento pronunciare spesso e molto volentieri. E se Franco Ziliani si interroga, ragionando sugli ultimi dati Istat, sulla palese contraddizione tra la diminuzione degli ettari coltivati del Vigneto Italia, l’aumento di produzione di vino e il calo del suo consumo, riecheggiano nella mia testa alcuni dei termini (compresa la benedetta mineralità) che oramai appartengono al moderno enofilo: Tipicità, bevibilità, vitigni autoctoni e terroir. Ed allora la mente subito corre alla Francia e a questo vino che ultimamente ho bevuto. Invidia e rivalità a parte, non possiamo non ammettere che i francesi ci sanno proprio fare. Non è questione di tradizione o di moderne tecnologie (gli americani, gli australiani e tutti i cosiddetti paesi del nuovo mondo l’hanno appresa alla perfezione, eppure…) ma di come il concetto di terroir appartenga alla loro cultura. Vouvray è una denominazione della Loira, e Domaine Huet uno dei migliori produttori. Ecco cosa voglia dire il concetto di terroir: Haut Lieu, Le Mont e Clos du Bourg. Tre vigne da cui si ottengono stili di vini diversi: dalle versioni sec e demi-sec ai moelleux e moelleux premier trie che differiscono per residuo zuccherino, ma anche (o forse soprattutto) per la differente composizione e stratificazione dei terreni. Da uve Chenin blanc questo vino si presenta colorato di un giallo paglierino dai vivaci riflessi verdolini. Al naso si esprime elegantemente nella sua prorompente mineralità (ops, pardon). Una nota leggermente affumicata accompagnata a sentori di fiori. L’ingresso nel palato mostra la sua struttura e il suo equilibrio ed una sapidità mostruosa che accompagna il sorso fino ai ritorni di frutta matura. Gagliardo. Evil.
posted by Mauro Erro @ 11:26,