Pausa caffè: fuori la finestra

Napoli Sotterranea

Stamattina mi sono svegliato e dal telegiornale ho appreso che il sindaco Iervolino se ne va a casa dopo anni, e il comune di Napoli è stato commissariato. La notizia fa il paio con la telenovela delle primarie del Pd per il prossimo candidato sindaco e il conseguente commissariamento con Orlando, venuto da Roma, per cercare di risolvere il problema. Doveva vincere Ranieri, in carrozza come Fassino a Torino, candidato espressione del presidente Napolitano. L’accordo con gli altri era stato trovato. Se non che a Mr. Bassolino qualcosa non deve essere andato per il verso giusto ed ecco la candidatura dell’ultimo minuto del suo fido Cozzolino che, ovviamente, vince. Però poi si parla di brogli. Rien ne va plus.
Non che dall’altra parte la situazione sia migliore. C’è il caso Cosentino, il coordinatore Pdl Campania accusato di associazione mafiosa, poi la corrente di Caldoro opposta, c’è Gigino la Polpetta, alias Luigi Cesaro, il presidente della Provincia di Napoli. Se cliccate sul sopranome potete vedere su wikipedia i procedimenti giudiziari a suo carico, sul nome, invece, un articolo de L’Espresso sulla sua ultima “disavventura” giudiziaria. Per adesso, senza neanche bisogno delle primarie, il centrodestra un candidato sindaco non lo ha e quasi tiro un sospiro di sollievo perché viste queste premesse, ne uscirebbe fuori l’identikit di una figura a metà tra il Joker di Batman e Gheddafi.
In tutto questo c’è un paradosso tragico.
Ci ho pensato stamattina quando dando uno sguardo al giornale di ieri ho visto le prime immagini del più antico ponte di Napoli di epoca Greco/Romana risalente a circa duemila anni fa. Ovviamente ci dobbiamo accontentare di qualche foto e immagine video volante perché il ponte, si trova sotto terra – scoperto negli anni ’60 – e vi si accede da un pozzo della casa dei Gerolamini. Sì, per chi non lo sapesse, sotto Napoli ci sono un altro paio di città, anfiteatri e porti compresi.
Questa cosa mi ha ricordato un fatto: il vuoto dell’attuale classe politica partenopea e campana si manifesta nel momento stesso in cui la classe dirigente di questa regione esprime un Presidente della Repubblica e ben otto componenti su quindici – la maggioranza – della Corte Costituzionale: i due massimi organi di questo stato.
Ora il punto è quanto bisognerà scavare sotto la melma – e quando si toccherà il fondo – per ritrovare e riscoprire il nostro meglio sepolto da troppo tempo.
Ed ora il vino giusto consigliatemelo voi.
a

posted by Mauro Erro @ 12:53,

5 Comments:

At 3 marzo 2011 alle ore 15:53, Anonymous Anonimo said...

..dopo tutto questo..direi...un vino "digestivo"?!..
da profana..ho trovato questa "ricetta":
Ingredienti
•1 litro di vino Marsala
•50 gr di estratto fluido di China
Procedimento
Miscelare gli ingredienti, lasciar riposare per 5 giorni, poi filtrare.
Dosi
Un bicchierino come digestivo

 
At 3 marzo 2011 alle ore 17:15, Blogger Mauro Erro said...

Grazie.

 
At 3 marzo 2011 alle ore 19:31, Anonymous Anonimo said...

O forse un vino guizzante, sapido, che svicoli (qui ci sono rimasti solo i nomi) ... un piccolo vino di Borgogna: l'Aligoté!
Maurizio

 
At 3 marzo 2011 alle ore 21:07, Anonymous Anonimo said...

Questo articolo invece a me ha fatto venire in mente un vino antico che si fa sotto terra e che talmente buono ci fa dimenticare quello che avviene in superficie.
Il vino che ti consiglio di bere e':
Gran Cru Akhoebi 2007 Prince Makashvili Cellar, 100% Rkatsiteli che non e' una parolaccia!
Cin! :)

 
At 4 marzo 2011 alle ore 01:11, Blogger Mauro Erro said...

Prendo nota di entrambi. Grazie.

 

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